In campagna elettorale,tutto è lecito

il cartellone che ho visto a Cagliari
di Lapenna Daniele
#bastaunsi #iovotono #pd #matteorenzi #comitatodelno
Certo,non siamo in campagna elettorale per eleggere il presidente del consiglio (anche se molti lo vorrebbero) però questi mesi sono stati forti,di lotta,e la battaglia fra le due fazioni,quella del "Sì" e quella del "No" si sono date veramente battaglia. Figuriamoci quando voteremo per eleggere il nuovo governo.

A Cagliari,in queste ultime settimane sono apparsi manifesti che invitano a votare "Sì" al Referendum del 4 dicembre,scrivendo,in due frasi (purtroppo non ho un'immagine del manifesto ma se voi la trovaste,linkatemela nei commenti) che votando "sì",si diminuiranno i costi della politica e si avrà un'Italia migliore. Inoltre,sempre in città,ho visto apparire un cartellone pubblicitario enorme che è stato apposto per contrastare la campagna per il "Sì". La scritta dice

«Il futuro della Sardegna in mano ai sardi VOTA NO»

Sinceramente non ho capito il senso della frase perché,a quanto ne sappia io (che ho letto la Riforma), votando "Sì",la Sardegna non va in mano agli svizzeri o ai francesi. Lo slogan serve per usare a proprio vantaggio la forza che i sardi hanno dentro di loro: l'orgoglio.
Come molti del sud (ma soprattutto delle isole),se a un sardo "tocchi" la Sardegna,so' cazzi amari per tutti! Quindi il cartellone sfrutta,in modo subdolo,questa caratteristica di molti sardi per poter accumulare altri voti per il "NO".
Ovviamente già so che il lettore starà svalvolando come un indemoniato dandomi del grillino o del piddino,..e io vi invito a calmarvi. Il punto non è cosa sia giusto votare,ma quale sia il modo giusto per spiegare ai cittadini l'argomento del Referendum. Certo,diranno molti di voi,se è giusto votare "No",ti dovranno convincere in tutti i modi,anche quelli più subdoli,a optare per la scelta migliore. Certo anche che il cittadino deve informarsi,deve leggere le leggi (scusate il giochino di parole) e se si fa gabbare da qualcuno,è solo colpa sua.
Io,con i miei pochi (ma lunghi) post sul Referendum,ho voluto spiegare quel che io ho capito,e ho voluto lasciare l'utente libero di decidere sul cosa votare.
Ma poi,.. qual è la scelta migliore? Non è forse il cittadino che deve informarsi e votare solo se ha capito le conseguenze della sua scelta? Non lamentiamoci della politica e dei politici se non facciamo nulla per esserne partecipi. Almeno in parte.

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