Energia elettrica: dal 2016 si andrà verso l'abolizione della tariffa progressiva e l'aumento della quota fissa in bolletta

di Lapenna Daniele

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-Puo' interessarti
"Come leggere la bolletta dell'Enel? Ecco una spiegazione semplice su ogni sua parte. Con la nuova bolletta ci sono stati aumenti in bolletta"

Di recente Enel ha inviato a tutti i suoi utenti la nuova bolletta: più chiara, più semplice e... più cara.
Molti hanno lamentato un aumento del costo finale rispetto ai bimestri precedenti. Sono iniziati ad uscire fiori di articoli in web sottolineando decreto del governo Renzi che ha fatto aumentare la bolletta della luce.
Ma è tutto vero? Cosa è accaduto? Ci sono state modifiche alla nostra bolletta dell'elettricità?

CHIARIMENTI INIZIALI (E DEMENZIALI)
Intanto ho letto frasi del tipo «Renzi ci ha aumentato il costo dell'elettricità senza consultarci! I soliti aumenti alle spalle dei cittadini!!!1». Frasi del genere sono chiaramente di individui che amano sempre gridare allo scandalo senza conoscere per niente la reale situazione. E spesso sono anche coloro che non si informano sulle leggi e le discussioni di leggi del momento, e poi si lamentano quando le approvano (nonostante siano stati anni a discuterle, con i giornali che riportavano continuamente le notizie in merito).

Prego questi individui di evitare di scrivere o dire queste robe, e prego chi legge urli contro il governo a informarsi prima a dovere, e poi semmai urlare allo scandalo come scimmie antropomorfe che si grattano per via delle pulci.

LA TARIFFA PROGRESSIVA
Intanto, per capire bene la situazione, dobbiamo capire cos'è la tariffa progressiva sul quale si accentra la discussione e la novità della nostra nuova bolletta dell'elettricità.
Questa tariffa (valida solo per le utenze domestiche) consiste nel far pagare l'energia elettrica consumata in base al consumo: più consumi, più paghi. E questo vale sia per chi è cliente Enel che di un altro operatore di elettricità. Inoltre è applicata sia alla tariffa D2, riservata agli utenti residenti e con una potenza impegnata di massimo 3 kW sia alla tariffa D3, per chi non è residente nell'abitazione oppure ha una potenza superiore a 3 kW.
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Gli scaglioni che inquadrano il costo al kWh sono:
- inferiore 1.800 KWh
- tra 1.800 e 2.640 KWh
- tra 2.640 e 4.440 KWh
- oltre i 4.440 KWh


Vedendo il grafico a destra notiamo che per la tariffa D2, con consumi inferiori a 1.800 kWh il costo unitario è pari a 13 cent/kWh, mentre se si superano i 4.000 kWh il costo raddoppia arrivando a 35 cent/kWh.

Inoltre solamente sulla tariffa D2 un altro contributo alla progressività è dato dalle accise. Le utenze D2 per i primi 1.800 kWh annui sono infatti esenti dall'imposta che poi cresce con gradualità fino ad arrivare al valore massimo quando i consumi raggiungono i 4.440 kWh. Questa imposta erariale per le utenze D3 si paga su tutti i kWh consumati ed attualmente è pari a 0,0227 €/kWh.

Lo schema della tariffa progressiva è stato introdotto negli anni '70 subito dopo la crisi petrolifera (a questo link un videodocumentario della Rai - da Wikipedia Crisi Energetica '73 e Crisi Energetica del '79).
Gli scopi principali del prezzo più alto nelle fasce a consumo maggiore erano due:
- cercare di diminuire la spesa della bolletta delle famiglie più povere
- stimolare il risparmio dei consumi e l'eliminazione degli sprechi
L'aspetto negativo che si è verificato col tempo è il non prediligere le tecnologie elettriche o usarle molto meno di quanto si vorrebbe, come ad esempio l'uso delle pompe di calore per riscaldarsi o gli impianti ad induzione per cucinare i quali vengono evitati a favore degli impianti a gas o a legna e pellet.
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ELIMINAZIONE DELLA PROGRESSIVITA'
Ora veniamo alla notizia principale: l'eliminazione della progressività.
Ebbene sì, hanno deciso di togliere l'aumento del costo dell'energia in base al consumo. Visto che fu introdotto ben 46 anni fa, hanno pensato che ormai non siamo più in quei periodi di crisi, e quindi non è necessario più penalizzare chi in casa consuma troppo. Subito si è visto che si penalizza chi consuma meno, ma in realtà non è esattamente così, e anche se lo fosse, si tratterebbe di un aumento così irrisorio da non farci neanche caso (1 euro in più al mese per consumi puliti).

RIFORMA DELLE TARIFFE DELL' ELETTRICITA'
La novità è stata la Riforma delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici di energia elettrica, ovvero il Decreto Legislativo n.102 del 4 Luglio 2014, che non è altro un' attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE. (14G00113) (GU Serie Generale n.165 del 18-7-2014).

Infatti leggiamo nel documento:
« ai sensi della Direttiva 2012/27/CE, articolo 15, paragrafo 4, nelle tariffe per i servizi di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica devono essere eliminati gli incentivi che pregiudichino l’efficienza generale (ivi compresa l’efficienza energetica) della produzione, trasmissione, distribuzione e fornitura di energia elettrica e di quelli che potrebbero ostacolare la partecipazione della domanda ai mercati elettrici »

Quindi, in maniera semplice, la direttiva dell' UE invita i gestori di energia a togliere quegli incentivi che portano a consumare meno risorse: in pratica invitano a far sì che un consumatore non sia più portato a diminuire i consumi, ma ad aumentarli.. Già, ma perché? Perché, come leggiamo, queste modalità di costi imposti dalle aziende (come,appunto, la progressività che fa pagare di più se consumi di più) «ostacolano la partecipazione alla domanda» oltre che a «pregiudicare l'efficienza generale».
In pratica, se il costo al kWh fosse identico per qualsiasi quantità di energia elettrica consumata, il cliente inizierebbe a consumare di più, e quindi ci sarebbe un aumento della domanda di energia elettrica.
Quindi una specie di "spinta" all'economia del Paese e alle aziende leader che gestiscono l'elettricità.

È stato dunque un'adeguamento richiesto dall' unione europea con la direttiva sopra linkata. È un po' come accadde con la riforma Fornero che ha aumentato progressivamente l'età per il pensionamento: tutte le capre sono andate dietro a chi sosteneva cose non vere senza sapere che l'Italia fu molte volte rimproverata e minacciata di sanzioni dall'UE dacché ancora non adeguava i propri limiti minimi per andare in pensione con quelli già esistenti negli altre nazioni appartenenti all'UE. In pratica nessun governo pre-Monti ha avuto il coraggio di cambiare le regole per la pensione perché si sarebbe inimicato i cittadini vicini al pensionamento e non. Ma questo è un altro discorso.

Per la cronaca, questo decreto sulle tariffe dell'energia è stato approvato e firmato dall'allora presidente della Repubblica Napolitano e dal neo-premier Matteo Renzi. Il provvedimento è entrato in vigore 19/07/2014.

TUTTO AVVENUTO ALLA LUCE DEL SOLE
Sfatiamo un altra leggenda: il fatto che tutto è avvenuto a nostra insaputa e senza informare le associazioni dei consumatori. Niente di più falso. L' autorità per l'energia ha indetto vari incontri per discutere di queste questioni, e lo leggiamo nella Delibera del 2 dicembre 2015 n.582/2015/R/eel che di fatto ha stabilito questo cambio di rotta e che vi invito a leggere perché riporta in dettaglio tutto il procedimento e i cambiamenti verso i quali ogni utente che abbia un contratto di fornitura di energia elettrica domestica vedrà avvenire sulla propria bolletta.
Da ricordare che prima di questa delibera ufficiale è stato creato un documento per la consultazione 293/2015/R/EEL, col quale l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema  idrico hanno illustrato gli  orientamenti finali in merito alla riforma delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici di energia elettrica.

Con la deliberazione 205/2014/R/eel l’Autorità per l'energia aveva avviato una sperimentazione tariffaria rivolta a clienti domestici che presentavano richiesta di adesione e fossero stati in grado di dimostrare documentalmente l’utilizzo di pompe di calore (pdc) elettriche quale principale sistema di riscaldamento delle proprie abitazioni di residenza. L'adesione alla sperimentazione si è aperta il 1 luglio 2014 e si è conclusa il 31 dicembre 2015. Il tutto per verificare i consumi ed applicare dunque tariffe prive della tariffa progressiva (privazione che sarà applicata, come riportato nel documento 582/2015/R/eel, dal 1° Gennaio 2016).

SEMINARI PUBBLICI CON LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI
Ritorniamo al mito che è avvenuto tutto di nascosto. Leggiamo nel documento, a pagina 5:
«nell’ambito del procedimento, avviato con la deliberazione 204/2013/R/eel e successivamente riunito nel procedimento avviato con la deliberazione 412/2014/R/efr a seguito dell’emanazione del d.lgs. 102/14, l’Autorità ha attuato una serie di iniziative tra cui: [ .... ]
- in data 6 ottobre 2014, l’Autorità ha organizzato un seminario aperto alle associazioni dei consumatori, ambientaliste e degli operatori di distribuzione e di vendita per presentare gli elementi in cui articolare la riforma tariffaria prevista dal d.lgs. 102/14 e alcuni primi esercizi quantitativi di impatto sull’utenza »
A seguito di questo incontro, nel febbraio 2015 l’Autorità ha pubblicato il primo documento per la consultazione 34/2015/R/eel, quindi un documento che ne è scaturito dalla discussione pubblica. Sono state così presentate quattro opzioni per il graduale superamento della tariffa progressiva ed è stata presentata una valutazione multicriterio dell’impatto di ciascuna delle opzioni presentate; nello stesso documento sono state altresì presentate alcune opzioni per formulare proposte sulla riforma del bonus
elettrico (per disagio economico).
I contenuti, inoltre « sono stati illustrati alle associazioni di consumatori in un secondo seminario, svoltosi in data 18 febbraio 2015 ». E non finisce qui. « A seguito delle osservazioni ricevute dagli stakeholders nell’ambito della prima consultazione, nel mese di giugno 2015 l’Autorità ha pubblicato il secondo documento per la consultazione 293/2015/R/eel, con il quale ha presentato i propri orientamenti finali, nonché analisi quantitative in relazione agli effetti delle diverse opzioni in tema di promozione dell’efficienza energetica e di sviluppo delle fonti rinnovabili ».
L’Autorità ha indirizzato al Governo la Segnalazione 287/2015/I/eel, contenente le proposte in tema di modifica del bonus elettrico, e successivamente ha indirizzato di nuovo al Parlamento e al Governo una seconda Segnalazione, la segnalazione 292/2015/I/eel, in tema di oneri generali di sistema.
Il secondo documento per la consultazione e le richiamate Segnalazioni sono state oggetto di illustrazione e confronto con associazioni ambientaliste e di consumatori in un terzo seminario, svoltosi il 16 luglio 2015, inoltre, sono stati svolti diversi incontri tecnici su richiesta di specifiche associazioni di consumatori e da ultimo sono state inviate, dietro loro richiesta, ai presidenti delle Commissioni parlamentari competenti in materia ambientale le considerazioni di sintesi delle ragioni della riforma.



Quindi a questi incontri hanno partecipato attivamente le associazioni dei consumatori e anche associazioni ambientaliste, e i documenti redatti da questi seminari sono stati inviati al governo.

COSA ACCADRA' DAL 2016 SULLE TARIFFE DELLE NOSTRE BOLLETTE?
Nel secondo documento sono stati definiti i punti principali da mettere in atto dal 1° Gennaio 2016:

 • definizione di una struttura tariffaria non progressiva (struttura TD), articolata nel modo seguente:
corrispettivi tariffari a copertura dei costi per i servizi di rete uguali per tutti i clienti domestici e impostat
corrispettivi tariffari a copertura degli oneri generali di sistema definiti in modo diverso tra clienti residenti (ai quali vengono applicati tutti in quota energia) e non residenti (ai quali vengono applicati sia in quota fissa sia in quota energia), in modo tale che tre quarti del gettito totale (considerando su base congiunta l’utenza residente e non residente) derivi dalle quote energia;



ALT.Qui debbo spiegare una cosa non detta ma che si incastra con queste modifiche sopra riportate:
LA DIFFERENZA DELLA PROGRESSIVITA' FRA RESIDENTI E NON RESIDENTI.

Per quanto riguarda la tariffa D2 (uso domestico residenti) consumare più energia fa aumentare i costi
- sia per i servizi di rete (che aumentano di tanto)
- sia per gli oneri generali di sistema (questi però in misura minore).
Con la tariffa D3 (uso domestico non residente) invece, con l'aumento del consumo di energia aumentano
- solo i servizi di rete.
I servizi di rete sono le attività per il trasporto di energia elettrica. Qui la spiegazione su cosa sono servizi di vendita e servizi di rete.

La tariffa TD, quindi quella privata di progressività che fa pagare di più se si consuma di più, verrà attuata -come riporta il documento- dal 1 gennaio 2018.Il biennio 2016-17 sarà di transizione, in rispetto delle gradualità previste dall’articolo 11, comma 3, del d.lgs. 102/14

Alla nuova successiva consultazione pubblica hanno partecipato 29 soggetti (tra cittadini, operatori e associazioni di varia natura), esprimendo posizioni a favore e contro la tariffa TD. Le associazioni dei consumatori ed altri partecipanti hanno mostrato disaccordo per l'eliminazione della progressività e per il trasferimento della quota potenza di tutti i costi del servizio distribuzione.
In pratica i costi per la distribuzione dell'energia elettrica verranno spostati nella parte fissa e non in quella basata sul consumo di kWh. In pratica sarà un costo fisso per qualsiasi consumo di energia, mentre prima si regolava in base ai kWh consumati.
Dalla pagina 7 potete leggere le proposte delle varie associazioni dei consumatori che non sono state d'accordo con le direttive ideate dall'Autorità per l'energia.

L' ITER CHE SARA' ATTUATO SU TUTTI GLI UTENTI

Dal 1° gennaio 2016:
venga mantenuta la medesima struttura progressiva vigente nel 2015 ma, limitatamente alla sola tariffa per i servizi di rete, vengano ridefiniti i valori dei corrispettivi in modo tale da smorzare l’effetto di progressività ai consumi e da aumentare le quote fisse (per punto e per potenza), in modo tale da ridurre di almeno il 25% l’entità del sussidio incrociato oggi vigente tra clienti residenti basso consumanti e clienti non residenti o alto consumanti;



Dal 1° gennaio 2017:
− la tariffa per i servizi di rete assuma la struttura non progressiva TD;
− i corrispettivi a copertura degli oneri generali di sistema vengano ridefiniti in modo tale da smorzare l’effetto di progressività ai consumi e da limitare a due il numero di scaglioni di consumo annuo;
i corrispettivi a copertura dei servizi di vendita per i clienti del mercato di maggior tutela assumano la struttura non progressiva già oggi vigente per i clienti domestici non residenti;
− vengano attuati tutti gli interventi di modifica della regolazione inerente l’impegno di potenza;

Dal 1° gennaio 2018
- la riforma arrivi a regime, applicando la struttura tariffaria TD anche ai corrispettivi tariffari a copertura degli oneri generali di sistema;


CONCLUSIONI
Sicuramente la bolletta nuova è più chiara e suddivide l'importo totale in
- quota fissa
- quota energia
- componente di dispacciamento (variabile)
- spesa per il trasporto e getione contatore
- oneri di sistema
Ma i costi sono veramente aumentati?
Intanto vi consiglio di registrarvi su MyEnel.it e quindi consultare tutte le bollette complete direttamente dal sito del gestore (se avete Enel). Può arrivarvi in ritardo la lettera cartacea, o non arrivarvi per problemi delle poste, ma a voi non interessa perché visualizzate la fattura (col relativo bollettino che potrete anche stampare) direttamente da sito.
Sull'aumento della bolletta, quel che ho verificato io stesso è che nelle bollette sino a dicembre 2015 avevo
Quota fissa:
- Commercializzazione vendita - mese novembre 2015
EURO/cliente/mese  2,50
Componente di dispacciamento  -0,86

 - Commercializzazione vendita - mese dicembre 2015
EURO/cliente/mese  2,50
Componente di dispacciamento  -0,86


Quindi un totale di 1,64 euro al mese
Nell'ultima bolletta che per tutti quanti racchiude il periodo Gennaio-Marzo 2016, leggo
Quota fissa:
Gennaio 2016 
EURO/cliente/mese 2,35

Febbraio 2016
EURO/cliente/mese 2,35
Marzo 2016
EURO/cliente/mese 2,35
Un totale di 2,35 al mese.

Quindi, per quanto pare di leggere, almeno la parte fissa (che non dipende dal consumo) è aumentata.
Il lavoro che vi consiglio di fare è prendere le bollette del 2015 e questa del 2016 e verificare quanto avete consumato in kWh e il costo pagato. Non è facile, ma con la pazienza è possibile capire quanto si è consumato e se il costo è aumentato per via di un consumo maggiore di elettricità (ricordiamo che Novembre-Dicembre non è stato un bimestre freddo, mentre da Gennaio è arrivata la neve e il gelo ).

Consiglio comunque di utilizzare elettrodomestici che consumano tanta energia elettrica (come lavatrice e forno elettrico ad esempio) nelle fasce orarie dove il costo al kWh è minore, ovvero:
fascia F2 (ore intermedie) 
dalle 7.00 alle 8.00, dalle 19.00 alle 23.00 dal lunedì al venerdì e dalle 7.00 alle 23.00 il sabato
fascia F3 (ore fuori punta) 
dalle 23.00 alle 7.00, da lunedì al sabato, la domenica tutto il giorno e i giorni festivi
La fascia F1 (ore di punta), che va dalle 8.00 alle 19.00 da lunedì al venerdì, è quella più costosa

Occhio dunque alla bolletta. Leggete sempre bene ciò che pagate.

Link utili e fonti consultate
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/07/18/14G00113/sg
http://luce-gas.it/faq/tariffa-progressiva-energia
http://www.assoclima.it/faq/tariffa-d1/tariffe_domestiche_in_vigore
http://www.assoelettrica.it/blog/?p=8111
http://www.autorita.energia.it/it/docs/15/582-15.htm#
http://www.autorita.energia.it/allegati/docs/15/582-15.pdf
http://www.autorita.energia.it/allegati/schede/293-15st.pdf
http://www.facile.it/energia-luce-gas/guida/cosa-influenza-il-prezzo-della-bolletta-della-luce.html
https://www.enelservizioelettrico.it/it-IT/glossario_in_lingua_italiana
http://www.assoelettrica.it/blog/?p=8111
http://www.assoclima.it/faq/tariffa-d1/tariffe_domestiche_in_vigore

Commenti

  1. Caro coraggioso anonimo,
    io mi auguro sinceramente che tu viva in una grande, grande villa. E che possa beneficiare in pieno di questo eccezion ale sconto che il governo ti ha concesso. Per quanto invece riguarda l'80% circa di noi, poveri italiani medi, che ci vedremo iniquamente aumentare le tariffe su uno dei servizi essenziali,non posso che ricordartii che la progressività delle imposte è uno dei capisaldi di un sistema democratico basato dul welfare. Ma non credo che tu abbia la più pallida idea di quello che voglia dire, per una famiglia che sopravvive con un solo stipendio di 1000€, vedersi aumentare la bolletta dell'enel anche solo di 10€, immagine le consiglieresti di farsi un'altra bella e grande pompa di calore, magari nel cesso... Pensa, prima di scrivere. E' importante, fidati. Chiara

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Chiara

      volevo porti una domanda: hai letto veramente questo post? Forse lo hai letto ma non hai capito niente di ciò che c'è scritto?

      Probabilmente non hai letto nulla,visto che ho analizzato la bolletta in maniera oggettiva e alla fine dell'articolo c'è anche la conclusione (la riporto qui,forse non sai leggere bene)

      Quindi, per quanto pare di leggere, almeno la parte fissa (che non dipende dal consumo) è aumentata.


      Last but not the least, non so da dove tu possa sostenere che io viva in una villa e sia ricco,non so su quali basi fai queste considerazioni che sarebbero dei reati di diffamazione ai sensi dell'art. 595 del c.p.

      Non voglio neanche spiegarti o dimostrarti la mia situazione personale,sia perché non amo scrivere e parlare di fatti personali in pubblico,sia perché questo argomento non c'azzecca nulla con l'articolo.

      Ti invito a incanalare la tua rabbia verso i politici e le ingiustizie verso chi veramente merita la tua rabbia, ma contemporaneamente ti invito anche a calmarla visto che la rabbia (psicologicamente parlando) offusca la mente e non permette di esser lucidi,così come accaduto a te dove
      1- hai capito tutto il contrario di ciò che ho scritto, quindi hai gettato alle ortiche tutto il mio articolo dettagliato
      2- hai dedotto (pure erroneamente) che io sia ricco senza che ci fosse un solo indizio che ti possa portare ad una conclusione del genere.

      Con questo,ti saluto e ti auguro un buon proseguo di settimana

      Elimina

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