Quali sono le vere statistiche sui rifugiati nei Paesi dell' Unione Europea?

di Lapenna Daniele

#rifugiati #immigrati #immigrazione

Si chiacchiera, si scrive, si urla, si protesta, ma non si leggono i dati reali sui rifugiati. Si dice che l' Italia è la nazione che ne accoglie di più, mentre la Germania li rimanda tutti indietro. Verità o menzogne?
Andiamo a spulciare i veri dati per avere un quadro più chiaro, sfatando le leggende che circolano in web e vengono fuori dalle bocche di certi politici da strapazzo.

IMMIGRAZIONE IN ITALIA: I DATI
Partiamo dagli stranieri, e quindi cittadini residenti in Italia che non sono di nazionalità italiana.
Ne sono ( dati relativi al 2013 ) circa 4.300.000 ( quattro milioni e trecento mila ), il 7,4% della popolazione totale del nostro Paese. Tra questi ci sono quelli appartenenti a nazioni dell' Unione Europea ( qui l' elenco delle nazioni dell' UE ) e quelli non appartenenti ( tutti coloro che non appartengono alle nazioni del link fra parentesi ). Questi ultimi sono 3.100.000 ( tre milioni  e centomila ).
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Il 53% del totale sono di sesso femminile.
In totale, rappresentano dunque il 5% della popolazione totale italiana. Le regioni che ne ospitano di più sono Emilia-Romagna (11,1%), Lombardia e Umbria (10,5%), Veneto (10%), Toscana (9,5%).
La provincia italiana con la più alta incidenza di stranieri è Prato con un 14,7%.
L' aumento attuale che è passato da un 5% circa a un 12% è dovuto soprattutto alle nuove nascite che da nuovi arrivi via mare.

E GLI STRANIERI IN EUROPA?
Sicuramente non è l' Italia a detenere il record di presenze di cittadini stranieri, e lo si evince dalle statistiche



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Questi dati però debbono esser presi con le visto che gli stati che prevedono il cosiddetto ius soli ( ossia il dare la cittadinanza a chi nasce sul suolo del proprio territorio nazionale - ad esempio la Francia ha un’incidenza della popolazione straniera più bassa dell' Italia proprio perché molti figli di immigrati hanno la cittadinanza francese per nascita e dunque non finiscono in queste statistiche ) tendono ad avere numeri minori rispetto a chi ha leggi sulla cittadinanza più severe. Ma già di per sè questi dati spostano l' Italia tra i Paesi più popolosa di stranieri, anche perché molti di essi approdano nella nostra nazione perché è quella più vicina, non perché sia la loro meta finale.

Anche se i dati non saranno mai perfetti e certi al cento per cento, si può affermare che la presenza straniera in Italia è superiore alla media europea, ma inferiore a qualsiasi altro Paese con cui di solito ci si paragona (eccetto la Francia per il motivo sopra spiegato). Non sembra dunque il caso di parlare di invasione.

CHI E QUANTI SONO I RIFUGIATI IN ITALIA E IN EUROPA?
Lo status di rifugiato è concesso, in base all’art. 1 della Convenzione di Ginevra del 1951 :
a chiunque nel giustificato timore d’essere perseguitato per la sua razza, la sua religione, la sua cittadinanza, la sua appartenenza a un determinato gruppo sociale o le sue opinioni politiche, si trova fuori dello Stato di cui possiede la cittadinanza e non può o, per tale timore, non vuole domandare la protezione di detto Stato”.

Per ottenere questo status occorre fare domanda di asilo, e attendere una risposta. Un’apposita Commissione Asilo effettua un colloquio approfondito con il candidato, e valuta se il soggetto è meritevole di tutela internazionale, decidendo quindi se concedergli lo status di rifugiato o meno. Ne deriva che i rifugiati sono una parte (generalmente molto piccola) della quota di stranieri residenti su un territorio.
Come spiegato però in questo mio piccolo post in merito alla situazione che si creò a Ventimiglia, ci sono accordi che vincolano l' immigrato alla nazione in cui approda: il punto però è che bisogna dimostrare che un individuo sia approdato su quelle coste. In Italia purtroppo spesso non avviene il riconoscimento immediato dei profughi, e quindi accade che molti di questi ( quasi tutti ), diretti nelle nazioni del centro-nord europa verso parenti e amici che li accolgano, arrivano alle frontiere senza esser stati riconosciuti. La nazione confinante con l' Italia li respinge nella nostra nazione sostenendo essi siano approdati qui, ma senza che sia avvenuto un riconoscimento, nessuno può sostenere questa tesi e quindi non possono respingerli o accettarli.
Un bel casotto.

Il punto comunque incredibile, è che tra le prime dieci nazioni che accolgono più rifugiati, non ce n'è neanche una appartenente all' Unione Europea
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Vedendo infatti i rifugiati in Europa, scopriamo che sono un' inezia rispetto a quelli sopra elencati
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L' Italia ne ospita lo 0,13% della popolazione. La nazione che ne ospita di più è Malta, con il 2,35%.
Le richieste di asilo presentate sono molte e le nazioni che ne hanno ricevute di più sono, al primo post la Germania con 109.580, segue la Francia con 60.234,  e la Svezia con 54.259. Dopo troviamo il Regno Unito 29.395 e poi l' Italia con 27.823 richieste presentate.

Negli ultimi tre anni quindi, i Paesi limitrofi alla Siria, hanno accolto tre milioni di rifugiati. La Germania quest’anno ne accolti appena 200.000. "Appena" visto che negli anni precedenti dati erano già più alti.
Arrivano circa 1000 rifugiati al mese, e non tutti sono contro l' arrivo di questi fuggitivi dalla guerra. Molti quartieri hanno raccolto fondi per comprare loro del vestiario.
Nel quartiere popolare di Kirchdorf-Süd ad Amburgo, è stato lanciato dagli stessi residenti un appello su Facebook per la raccolta di fondi. La partecipazione è stata sorprendente. 
Dal 2011 inoltre c‘è inoltre una legge locale che permette all’amministrazione di Amburgo di confiscare i locali sfitti per far fronte a situazioni d’emergenza.

STATISTICHE CONSULTABILI
Al link http://www.cestim.it/28rifugiati.htm trovate delle statistiche consultabili sui rifugiati in Italia e in Europa, mentre a quest' altro http://it.euronews.com/2015/05/14/asilo-in-europa-una-politica-iniqua/ un articolo recente di Euronews  con altri dati, immagini e statistiche, relativi agli ultimi arrivi e ultime domande di asilo.

Ciò che però invito a leggere prima delle statistiche, è la situazione in Siria e negli altri Paesi dove ci sono guerre civili. In questo articolo vi è la situazione in Siria ( http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/23/gaza-iraq-siria-quando-lacqua-e-usata-come-uno-strumento-di-guerra/1068585/ ) dove si apprende che non c'è il pericolo di morire per la guerra in maniera diretta, ma anche indiretta, a causa di assenza di cibo e persino acqua potabile.
Anche quando scoppiò la guerra in Italia, tanti italiani fuggirono via. Anche gli italiani morirono affondando con un barcone.

Articoli da consultare e fonti

Aggiornamento articolo dicembre 2016. Dati sulla densità 
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