Scuola: la riforma di Renzi è utile o dannosa? L' analisi punto per punto del ddl scuola con i Pro e i Contro

#matteorenzi #scuola #jobsact #lavoro

di Lapenna Daniele

Ogni volta che viene creata una nuova legge, qualsiasi sia il governo, prima di partire gli elogi, sono le critiche a farne da padrone.
Personalmente cerco sempre le cose positive e quindi mi accingo a spulciare bene le nuove leggi e capire se veramente fanno schifo oppure qualcosina si salva.


Stavolta analizzo la riforma della scuola del Governo Renzi. Dopo le contestazioni ho cercato di capire perché si protesta e perché altri ritengono sia una buona riforma.
Le contestazioni che ho ascoltato nelle interviste, da parte dei politici dei partiti all' opposizione - da Brunetta, passando per Salvini sino a Di Battista - solo delle battute del tipo "Renzi fa l' eroe ma mette la testa sotto la sabbia" ( non ricordo le frasi ma erano di questo tipo ) o "Renzi vuole riformare, ma questo è solo un decreto disastroso e lui mangia il panino con la marmellata", insomma, delle frasi che non spiegano una mazza del perché loro si oppongono alla riforma.

Ciò che fanno molte persone ( e non parlo di politici ) è l' opporsi o lo schierarsi incondizionatamente. Ed è un grave errore. Bisogna capire le leggi e capire se siano buone o meno. Non è perché un politico X fa una legge, siccome quel politico X ha fatto sempre cagate di leggi, vuol dire che quella legge non abbia qualcosa di buono per qualcuno. Certo, può essere che questa sia inutile e favorisca sempre i soliti, ma è bene capirle e soprattutto informarsi. Se protesti senza neanche aver capito cosa propone una legge, sei il solito cittadino che si lamenta solo per il gusto di lamentarsi. 

Ho cercato quindi i punti dettagliati della proposta di legge riportando i pareri contro e favorevoli.
A voi le conclusioni .

I PRO E I CONTRO
Ho preso, come fonte del commento al decreto ( che ancora non è legge ), il commento dei sindacati FlcCGIL. Io riporto i punti della riforma in colore rosso, scrivendo sotto i pro e i contro. Ovviamente ognuno di voi che leggerà si creerà le proprie opinioni.

COSA PROPONE IL DDL SCUOLA

- stanziamento di 1 miliardo di euro per eliminare le graduatorie ad esaurimento dando un posto fisso 100.701 precari che saranno assunti dal prossimo settembre
- stanziamento di 3 miliardi per il 2016
- stanziamento di 200 milioni per gli stipendi dei docenti e corsi di formazione per il 2016
- arrivati dalla Bei ( Banca Europea per gli Investimenti ), 940 milioni per l' edilizia scolastica

PRO:
soddisfatti per i finanziamenti
CONTRO:
I sindacati sottolineano che i 200 milioni, nonostante siano i benvenuti, sono poca cosa. Essi non sono neanche la metà di quelle tagliate al MOF ( Miglioramento dell' Offerta Formativa ).
In questa notizia dello stesso sito della CGIL troviamo che i fondi al MOF ( che includono anche i corsi di recupero dei debiti formativi ) sono stati di 44 milioni. I quest' altro articolo i fondi tagliati per gli anni 2014/2015.
I 35 milioni in più per la retribuzione dei dirigenti scolastici sono buona cosa ma non arrivano ai 50 milioni sottratti in questi anni, richiesti e urlati nelle piazze durante le varie proteste dei sindacati di categoria.
"Inaccettabile - proseguono i sindacati - che la premialità venga messa nelle mani e nella discrezionalità dei dirigenti scolastici i quali si limiteranno solamente a “sentire il collegio docenti”. Questa materia va ricondotta alla contrattazione e regolata nel CCNL, ragione per cui occorre rinnovarlo in fretta per affrontare anche questa materia".
Su questo punto sottolineano di non condividere il ruolo del capo d' istituto come fosse, così come definito da Renzi,  il "sindaco della città".
"Attribuire al dirigente tali poteri nei confronti del personale docente della scuola provocherà lo snaturamento delle funzioni del dirigente". E proseguono
"Inaccettabile che la valorizzazione dei docenti e l’attribuzione del beneficio economico connesso sia attribuita “solo” dal dirigente scolastico
Inaccettabile l’attivazione dell’ albo professionale territoriale “pubblico” dei docenti
Inaccettabile che si pensi di poter legare la mobilità ad una sorta di “nulla osta o gradimento” da parte del dirigente della scuola dove si vorrebbe andare
Inaccettabile la scelta dei docenti, sulla base del loro curriculum e dell’affinità con il progetto di scuola. Il docente, selezionato con l’imparzialità di un concorso pubblico, si mette a mercato e si mette a disposizione del miglior offerente.
".

-nomina dei dirigenti scolastici

su questo punto i sindacati, in base alle parole di Renzi, ipotizzano che il premier voglia togliere i concorsi per stabilire che i capi d' istituto vengano nominati da dirigenti e non tramite concorsi pubblici. Questo punto della Riforma non è ancora chiaro.

- 500 euro di bonus per ogni docente per sostenere le "spese culturali"
PRO
I sindacati sono soddisfatti.


- eliminazione dei supplenti: il sistema delle supplenze sarà sostituito dall'organico funzionale d'istituto, ovvero un un numero di docenti già presenti nella scuola, che fungeranno proprio da supplenti
- restano esclusi dalle assunzioni gli insegnanti della materna ( circa 23.000 persone ) i quali saranno "sistemati" con un piano apposito per loro prossimamente

CONTRO:
i 23.000 precari della scuola materna rimarranno precari e se non verranno assunti, rimarranno disoccupati.
PRO:
confrontando i docenti che verranno assunti, e che quindi passerranno da precari a docenti fissi, e leggendo i finanziamenti per i prossimi anni, questi 23.000 precari ( che comunque troveranno spazio in provvedimenti dal 2016 ) sono una cifra irrisoria.

- gli scatti di carriera ( ovvero gli aumenti di stipendio) non saranno più legati esclusivamente all'anzianità ma anche ai crediti formativi e didattici che gli insegnanti acquisiranno nel tempo.Ogni tre anni il dirigente scolastico, che sarà valutato a sua volta, potrà distribuire premi ai docenti più meritevoli. 
Il merito varrà per il 70%, l'anzianità per il 30% della valuazione finale. I curriculum dei professiori e i bilanci degli istituti saranno online

CONTRO:
Il commento dei sindacati è
"È un significativo risultato della mobilitazione del sindacato per il rispetto del criterio dell’esperienza ma anche a tutela dei salario dei lavoratori. Ma lo si vuole controbilanciare con premi e gerarchie che risultano inaccettabili"
Non si capisce perché si ritiene inaccettabile attribuire il 70% sul merito e solo il 30% all' anzianità di servizio.
PRO:
Ovviamente se vogliamo discutere sulle modalità di attribuzione dei premi per il merito, potremmo stare qui in eterno, ma sostenere che lo stipendio debba esser attribuito esclusivamente all' anzianità anziché anche al vero valore del professore, mi pare un' assurdità. Ci sono ottimi professori giovani e professori anziani che invece non hanno mai avuto metodo e non lo hanno neanche alla loro età avanzata.
Lo stipendio in base al merito premia il bravo docente ed invoglia a fare il bene per la scuola e per gli studenti anziché i propri interessi nati solo per un posto e uno stipendio fisso ( crescente senza meriti ).

- Buono Scuola ( School Bonus ) si potrà devolvere il 5 per mille per un istituto a scelta
- credito di imposta del 65% per chi effettuerà investimenti nelle scuole ( ristrutturazioni o lavoro per gli studenti )

PRO e CONTRO:
favorevoli per la possibilità che un privato possa sistemare le scuole a proprie spese invogliato da bonus e detrazioni;
contrari perché non si possono scegliere le scuole. Gli interventi potrebbero indirizzarsi ( per un qualsiasi motivo ) su certi istituti escludendo gli altri. I fondi dovrebbero confluire ad ogni scuola.
Contro anche il 5 per mille che potrà esser destinato - a quanto riportano i sindacati - "alla scuola in generale" e non ad uno specifico istituto.

- detrazione del 19% ( fino a 400 euro ) per le spese scolastiche. Questo provvedimento
sarà solo per le scuole primarie e varrà non solo per le scuole pubbliche,
ma anche per quelle private

PRO e CONTRO:
Una detrazione sulle spese scolastiche è sempre ben accetta, ma non si vede il motivo di fornirle anche per chi fa frequentare i propri figli le scuole private. Scegliere una scuola privata ( che è a pagamento ) è una scelta e non deve essere lo Stato ad accollarsi le spese per una scelta di questo tipo.

- rafforzamento dell' insegnamento di lingua straniera, di arte, musica, educazione motoria, diritto ed economia

 Il commento dei sindacati è "Non obbligatorie, mere indicazioni, non ordina mentali".

- più competenze digitali che strumenti: quindi non verranno più distribuiti tablet o lavagne elettroniche alle scuole, ma competenze in materia agli studenti 
- piano di integrazione per gli studenti stranieri per perfezionare la lingua con lezioni di italiano
- piani educativi personalizzati per studenti disabili

- le ore di apprendistato sul posto di lavoro durante la scuola non sarà più un' esclusiva delle scuole professionali, ma anche di tutti gli altri istituti di scuole superiori ( compresi i licei ). Dunque saranno minimo 400 ore l' anno da dedicare alla pratica di ciò che si studia sia in aziende private che pubbliche


PRO e CONTRO
Riporto il commento integrale dei sindacati in modo che voi stessi possiate farvi un' idea su questo punto della riforma:

"Il testo del disegno di legge non apporta sostanziali modifiche di carattere ordinamentale alla vigente normativa sull’alternanza scuola lavoro. Sono invece previste alcune specificazioni:  
  •  quantificazione del numero di ore (almeno 400 ore per tecnici e professionali, almeno 200 ore per i licei) da effettuare in alternanza nel secondo biennio e nell’ultimo anno. Peraltro non sembra che vi sia alcun obbligo per le scuole superiori di attivare comunque percorsi in alternanza 
  •  tra i soggetti presso i quali è possibile effettuare l’alternanza, vengono inseriti gli ordini professionali e gli enti che svolgono attività che afferiscono al patrimonio artistico culturale e ambientale 
  •  l’alternanza si può fare anche attraverso l’impresa formativa simulata 
  •  definizione della “Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in alternanza” (sentite le organizzazioni studentesche) 
  •  attivazione di corsi di formazione per gli studenti inseriti in percorsi di alternanza, in tema di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Si tratta di previsioni complessivamente condivisibili. Ma non ci sono assolutamente indicazioni sui requisiti né delle imprese né dei tutor aziendali e questo è irricevibile.
L’aspetto più rilevante è, tuttavia, la parte relativa all’apprendistato nell’ambito dei percorsi di istruzione e formazione professionale, che deve essere letto in combinazione con la bozza di decreto legislativo che modifica l’apprendistato nell’ambito delle norme applicative del Jobs Act.
In particolare viene riproposto l’apprendistato per i quindicenni che, come è noto, sono in obbligo di istruzione. Si tratta di una previsione per la FLC CGIL, inaccettabile.
Altrettanto grave è l’esclusione dall’applicazione della “Carta dei diritti” degli studenti in apprendistato, come, invece, previsto dal comma 2 dell’art. 8bis del Decreto Carrozza (Decreto Legge 104/13), che, non a caso, verrebbe abrogato
"



fonte dei punti del decreto
http://www.panorama.it/news/politica/riforma-scuola-10-punti-principali/#gallery-0=slide-2

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