Dal 30 giugno se paghi più di 30 euro serve il POS. Altre tasse in arrivo per i commercianti


Confcommercio: "E’ fondamentale che costi ed oneri della moneta elettronica non vadano ulteriormente a gravare sui commercianti, che di tutto hanno bisogno meno che di una nuova tassa"

Bene l’innovazione, a patto però che siano ridotti i costi legati al Pos”. Confcommercio Firenze ricorda che il prossimo 30 giugno entra in vigore l'obbligo di accettazione dei pagamenti tramite carte di debito per le transazioni di importo superiore ai 30 euro.
Anche noi concordiamo col fatto che la modernizzazione del sistema dei pagamenti in Italia sia fondamentale per migliorare l’efficienza del nostro intero sistema economico, ma allo stesso tempo non possiamo tollerare un ulteriore aggravio dei costi per le imprese, oltretutto in un momento non facile come questo”, la posizione di Confcommercio Firenze. “E’ fondamentale che costi ed oneri della moneta elettronica non vadano ulteriormente a gravare sui commercianti, che di tutto hanno bisogno meno che di una nuova tassa”, sottolinea il presidente dell’associazione Jacopo De Ria.

Oltre all’attivazione del Pos, le imprese dovranno sopportare gli ulteriori costi di gestione che andranno ad aggravare le spese fisse. Senza contare che a tutto questo si aggiunge il costo delle commissioni su ogni transazione. Se il 70% dei clienti dei ristoranti già usa carta di credito e bancomat, la percentuale si abbassa al 50% nei negozi più piccoli e nelle agenzie di viaggio (“In alcuni casi è impossibile accettare la moneta elettronica perché le commissioni arrivano a mangiarsi il 30% dell’incasso”, spiegano i titolari) ed è prossima allo zero, chiaramente, per quanto riguarda i bar o edicole. Idem gli ambulanti, che riferiscono di un “5% di clienti che pagano con le carte”. Ad acquistare un gioiello, ovvio, si va perlopiù muniti di moneta elettronica: “Il 70% di chi compra da noi ha carta di credito o bancomat”, affermano gli orefici.
E le spese per le commissioni? Basse per il bancomat (0,50-1%), più alte per le carte di credito (dall’1 al 3-4%). Anche il Pos ha un suo costo. C’è chi paga addirittura un canone di 15-20 euro al mese. "Se l’uso della moneta elettronica diventerà obbligatorio, le commissioni dovranno essere riviste”, conclude De Ria.

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