Come cambierebbe la mia vita se i gay si sposassero?
L' opinione di una lettrice su Italians, il forum italiano moderato da Beppe Severgnini ed ospitato sul sito del Corriere della Sera
“ Gentile Severgnini,
ogni tanto mi capita di sentirmi molto stupida
nel leggere le lettere su “italians”. E questo non sarebbe un problema vivendo io in Italia ed essendo quindi in buona compagnia, ma oltre alla stupidità ho anche il difetto dell’ostinazione cioè di volere una spiegazione alle cose che non comprendo. Arrivo al dunque: il matrimonio degli omosessuali.
Pur essendo eterosessualmente sposata, onestamente non riesco a capire dove stia il problema. Lasciando perdere il colore della facciata del condominio (“Matrimoni gay: la facciata del condominio e il colore della società”), non capisco il problema dell’estensione dei diritti al coniuge dello stesso sesso. Qualcuno dice che il coniuge avrebbe diritto alla reversibilità, al congedo per malattia, all’eredità, etc. E allora? Che differenza c’è per noi tutti se a queste cose ha diritto una persona di un sesso piuttosto che di un’altro? Non capisco proprio, probabilmente perché la mia intelligenza limitata non mi permette di comprendere le sfumature del diritto familiare e lo stravolgimento che si avrebbe nella società con il matrimonio gay proprio come è successo per il divorzio (?). Si sollecitano chiarimenti, ma per favore che siano all’altezza dei due neuroni che mi sono rimasti, cioè che qualcuno mi spieghi in concreto come cambierebbero la mia e la sua vita se i gay si sposassero. Grazie Severgnini, e saluti a tutti gli Italians”
L.F.
“ Gentile Severgnini,
ogni tanto mi capita di sentirmi molto stupida
nel leggere le lettere su “italians”. E questo non sarebbe un problema vivendo io in Italia ed essendo quindi in buona compagnia, ma oltre alla stupidità ho anche il difetto dell’ostinazione cioè di volere una spiegazione alle cose che non comprendo. Arrivo al dunque: il matrimonio degli omosessuali.
Pur essendo eterosessualmente sposata, onestamente non riesco a capire dove stia il problema. Lasciando perdere il colore della facciata del condominio (“Matrimoni gay: la facciata del condominio e il colore della società”), non capisco il problema dell’estensione dei diritti al coniuge dello stesso sesso. Qualcuno dice che il coniuge avrebbe diritto alla reversibilità, al congedo per malattia, all’eredità, etc. E allora? Che differenza c’è per noi tutti se a queste cose ha diritto una persona di un sesso piuttosto che di un’altro? Non capisco proprio, probabilmente perché la mia intelligenza limitata non mi permette di comprendere le sfumature del diritto familiare e lo stravolgimento che si avrebbe nella società con il matrimonio gay proprio come è successo per il divorzio (?). Si sollecitano chiarimenti, ma per favore che siano all’altezza dei due neuroni che mi sono rimasti, cioè che qualcuno mi spieghi in concreto come cambierebbero la mia e la sua vita se i gay si sposassero. Grazie Severgnini, e saluti a tutti gli Italians”
L.F.
fonte: Corriere della Sera
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