Assessore toglie il crocifisso e scoppia la polemica


  Da una stanza della Regione Basilicata sparisce il crocifisso: come al solito i credenti esplodono in una rabbia ingiustificata.
Protagonista l’assessore e vice presidente della Giunta, Flavia Franconi. Ha detto la Franconi: «Volevo dare un segno di accoglienza a tutti» anche coloro che non credono o professano altre religioni.. Ma il suo gesto ha fatto scoppiare il caos. E ciò l’ha spinta a cambiare idea. Il crocifisso che l’assessore regionale alla Sanità aveva rimosso è ritornato al suo posto in quella stanza.
La decisione, però, come al solito ha scatenato la polemica.
C'è il consigliere regionale del Pd, Vito Santarsiero che spara addirittura una frase epocale
«È gravissimo non solo il gesto, ma anche e soprattutto la motivazione indicata » e prosegue « la cultura cristiana è cultura per eccellenza dell’ accoglienza».
Il consigliere di Cd, Nicola Benedetto diverte con la sua risposta «Il gesto della Franconi ha offeso la sensibilità delle nostre comunità che credono fermamente nei valori cristiani di cui il crocifisso è appunto il simbolo più significativo ».

Il problema di molte persone religiose è che pongono i loro oggetti di culto al centro della vita solo quando vengono attaccati o toccati, mentre il resto dell' anno non li calcolano proprio e fanno anche cose che vanno contro la propria religione. Queste persone sono così succubi del loro credo che si dimenticano anche di quel che dice la Costituzione Italiana: l' Italia è un Paese LAICO.
Se, come dicono queste persone, la loro religione ( è "loro" perché non tutti gli italiani sono cattolici e/o credenti ) è "cultura per eccellenza dell' accoglienza", dovrebbero accogliere chiunque. Il gesto di indignarsi proprio dinnanzi alla frase dell' assessore Franconi - che apre a tutte le culture e tutti coloro che non sono credenti oltre chi è di un credo differente - dimostrano che la loro mente pensa solo a difendere la loro religione di fatto e non a chi non è dalla loro parte. E neanche attuano ciò che parte del loro libro sacro dice a loro, ovvero "amare il prossimo tuo come te stesso". Probabilmente loro non amano neanche sè stessi e quindi non possono amare neanche gli altri.

I crocifissi e tutti i simboli religiosi dovrebbero esser tolti da qualunque luogo pubblico.
Lo Stato deve essere laico ed imparziale.
Sempre e comunque.

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