Donna sterile partorisce grazie a tecnica che "risveglia" gli ovuli


Una nuova tecnica potrebbe fornire un aiuto decisivo nel permettere a donne sterili di rimanere incinte: un gruppo di ricercatori della Stanford University School of Medicine sono riusciti a sviluppare un metodo per produrre ovuli nelle ovaie di donne non fertili

Gli scienziati della St. Marianna University School of Medicine di Kawasaki, in Giappone, hanno applicato la tecnica per condurre uno studio sperimentale che ha coinvolto 27 donne affette dalla cosiddetta insufficienza ovarica primaria, una condizione che causa l'entrata in menopausa prima
dei 40 anni.
Gli scienziati nipponici sono riusciti ad ottenere ovuli maturi per la fertilizzazione in vitro da cinque di loro. Di queste, una ha già dato alla luce un bambino perfettamente sano, ed un'altra è incinta. Gli straordinari risultati sono stati resi noti dalla Stanford University e pubblicati su Proceedings of the National Academy of Sciences.

ATTIVAZIONE IN VITRO
La tecnica, che i ricercatori definiscono "Attivazione in vitro", prevede che un'ovaia, interamente o in parte, venga prelevata dalla donna, sottoposta a trattamento e poi nuovamente impiantata nelle tube di falloppio. A questo punto la paziente viene trattata con ormoni, in modo da stimolare la crescita dei follicoli, strutture specializzate delle ovaie dove nascono gli ovuli.
"Ricerche precedenti hanno suggerito che le donne affette da insufficienza ovarica primaria abbiano ancora dei follicoli primordiali molto piccoli, sia primari che secondari, e che sebbene non abbiano più cicli mestruali possano ancora essere curate. I nostri risultati ottenuti con i nostri collaboratori clinici in Giappone ci fanno sperare che questo sia un gruppo di pazienti che può essere aiutato", spiega Aaron Hsueh, professore di ostetricia e ginecologia a Stanford e primo autore dello studio.

Ogni donna nasce con centinaia di migliaia di follicoli primordiali, ognuno dei quali contiene un ovulo non maturo. Solitamente, un follicolo giunge alla maturità ogni mese, rilasciando un ovulo nelle tube di Falloppio per la possibile fertilizzazione.
All'incirca l'1% delle donne in età riproduttiva è però affetta da insufficienza ovarica primaria, ossia le loro ovaie non producono livelli di estrogeni nella norma, o non rilasciano ovuli con regolarità.
La ricerca si è basata su studi precedenti che avevano dimostrato che un gruppo di proteine, compresa una chiamata PTEN (controlla la crescita dei follicoli nelle ovaie. Nel 2010 Hsueh ha dimostrato che bloccare l'attività della PTEN nelle ovaie è sufficiente a stimolare i follicoli dormienti a crescere ed a produrre ovuli maturi.

"Queste pazienti - spiega il dottor Kazuhiro Kawamura, professore associato di ostetricia e ginecologia della St. Marianna University School of Medicine - sono ansiose di trovare un modo per rimanere incinte con i loro stessi ovuli. Ho collaborato con il dottor Hsueh sin dal 2010, lavorando sulle tecniche per risvegliare questi follicoli dormienti. Quando sono riuscito ad ottenere ovuli umani maturi da follicoli grandi e sviluppati grazie al blocco dell'attività della PTEN, ho acquisito fiducia che questo approccio potesse funzionare clinicamente".

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