Condannato sacerdote per favoreggiamento personale aggravato: il prete aveva invitato una donna a non denunciare un suo confratello che abusò della figlia
Il sacerdote che consiglia alla madre di una vittima di pedofilia di non denunciare un confratello commette il reato di favoreggiamento personale aggravato. La particolare influenza che un sacerdote può esercitare su di un fedele comporta infatti che il suggerimento rappresenti non soltanto un innocuo consiglio, ma un reale impedimento alla giustizia.
Lo ha affermato la Corte di Cassazione con la sentenza N. 574/2013 che ha condannato un sacerdote dopo aver consigliato una signora di non denunciare gli atti di pedofilia compiuti da un altro prete sulla figlia. In particolare, il sacerdote aveva avvertito la fedele che denunciare tali fatti era un atto contrario alla Chiesa.
E vediamo se c'è ancora chi difende questa parte marcia del nostro Paese. Una categoria da estirpare.
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