Francia, Hollande "Dall' anno prossimo a scuola verranno insegnati valori universari e laici"



Dall' anno prossimo in Francia, nelle scuole,
verrà insegnata una morale laica.
Una morale fondata sulla capacità di ragionare, criticare e dubitare.
Altro che la scuola antilaica italiana!

Il ministro dell’Educazione nazionale, Vincent Peillon, lo ha accennato ieri
in una intervista al «Journal du dimanche».
Dalla cattedra si insegnerà ai cittadini di domani «cosa è giusto» secondo
«una morale universale, fondata su idee di umanità e di ragione. La capacità di ragionare, di criticare, di dubitare, tutto questo si deve imparare a scuola».
Perché «alcuni valori sono più importanti di altri: la conoscenza, l’abnegazione, la solidarietà, piuttosto che i valori del denaro, della concorrenza e dell’egoismo».

E io ci aggiungerei anche, della religione imposta.
Se Nicolas Sarkozy in pellegrinaggio a Roma disse che «l’istitutore non potrà mai sostituire il curato», Peillon sostiene il contrario. E spiega che la morale laica
«comporta una costruzione del cittadino certo con una conoscenza delle regole
della società, del diritto e del funzionamento della democrazia, ma anche di tutte
le questioni che ci si pone sul senso dell’esistenza, sul rapporto con se stessi
e con gli altri, su ciò che fa una vita felice o una vita buona.

Se queste domande non sono poste, discusse e insegnate a scuola, lo saranno
dai mercanti e dagli integralisti di ogni genere. Se la Repubblica non dice quali
sono i vizi e le virtù, il bene e il male, il giusto e l’ingiusto, altri lo faranno
al suo posto
». Magari i genitori, si potrebbe obiettare. No, perché per Peillon
«per dare la libertà di scelta, bisogna essere capaci di strappare l’allievo a tutti i determinismi, familiare, etico, sociale, intellettuale».

news tratta da
http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/467211/


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