Perchè un calciatore morto conta di più di una pallavolista morta?
Con la morte del calciatore Morosini hanno intasato i Tg, quotidiani in web,
forum e robe varie.
Solo perchè si parlava di un CALCIATORE.
A differenza di Veronica Gomez che giocava a pallavolo
( leggi la news ).
Il calcio è l' unico sport del nostro Paese. La gente non arriva a fine mese
ma non si priva dell' abbonamento alla squadra di calcio che tifa.
Si lamentano degli stipendi dei politici ma regalano denaro ai calciatori
che prendono gli stessi stipendi, se non moolti di più.
Perchè l' Italiano deve essere così... coglione?
Perchè questa ragazza deve essere inferiore ad un calciatore
ai più anche sconosciuto, ma importante solo perchè giocava
allo sport più amato dal popolo italiano?
Invito qualsiasi tifoso di calcio a non lamentarsi più per i politici,
perchè se lo fanno, sono davvero RIDICOLI.
Grazie per l' attenzione a queste mie inutili parole.
Lapenna Daniele
E' incredibile come la notizia sia stata fatta passare sotto silenzio.
RispondiEliminaLe tue parole non sono inutili, sono importanti.
Dialogando su YouTube con un utente-tifoso,
Eliminaquesti addirittura ha detto che "fa sacrifici" per vedere
la sua squadra del cuore.
Ecco la motivazione del fatto che queste notizie passano in secondo piano.
È lo stesso discorso che ho fatto io qualche settimana fa riguardo alle morti "eccellenti" di cantanti, attori e via dicendo, celebrati nonostante erano drogati e alcolizzati, quindi di cattivo esempio specie per i giovani. Il mondo del businnes ha bisogno di nomi roboanti per continuare a macinare marciume e fare soldi!
RispondiEliminaEsattamente così Tim.
EliminaNon so se era sul tuo blog, ma ci son state altre discussioni sempre su quell'argomento anche.
Una volta feci una domanda in una specie di forum del perchè
i cantanti più seguiti,amati e osannati sia sempre
quei quattro drogati-alcoolizzati.
Risposero che rispecchiano l' italiano medio,
che è dalla parte dei più deboli, dei più poveri,
del "pueblo".
Il business, proprio quello ammazza il merito.