Salute e medicina: legge per blog e siti web che rispondono alle domande degli utenti.Il garante per la privacy interviene sui dati sensibili in rete
Si chiama "avvertenza di rischio" e lo scopo è di richiamare
l’attenzione sui rischi connessi al fatto di rendersi identificabili
sul web in relazione alla propria patologia.
Perché con la salute non si scherza
Da ora in poi blog, forum di discussione e siti di social network
devono mettere su nero su bianco le disposizioni sulla privacy
degli utenti che rendono pubbliche le proprie malattie.
Il rischio è di vedere associato nei risultati dei motori di ricerca
il nome di un utente a una patologia.
Ad annunciarlo è stato il Garante per la protezione dei dati personali
in seguito alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale delle linee
guida per i siti web dedicati alla salute.
Spiega l’Autorità:
"Il ricorso sempre crescente alla rete da parte di persone che,
nell’ambito di siti web, blog, forum, social network si scambiano
informazioni, inviano commenti, chiedono consigli o consulenze
insieme a un innegabile vantaggio per gli utenti, anche potenziali
rischi connessi alla pubblicazione e alla diffusione online dei dati
relativi alla loro salute".
L’utente sarà così invitato a decidere con più attenzione
quali informazioni personali inserire (nome, cognome, indirizzo
di posta elettronica, numero di telefono) che possano renderlo
individuabile o facilmente identificabile all’esterno.
E ancora, i siti che prevedono la registrazione sono tenuti a informare
sugli scopi per i quali i dati sono richiesti, sulle modalità del trattamento,
sui tempi di conservazione, sul diritto di cancellare, aggiornare, rettificare
o integrare le informazioni raccolte, come previsto dal Codice
della privacy. Il Garante ha anche ordinato che
"i dati raccolti dai gestori dei siti dovranno essere protetti
da rigorose misure di sicurezza, dovranno restare riservati
e non essere comunicati o diffusi a terzi, e dovranno essere
trattati solo da personale autorizzato".
In particolare il gestore del sito contenente informazioni mediche dovrà precisare se i dati sono indicizzabili e reperibili o meno anche dai motori di ricerca generalisti, come Google, Yahoo e Bing: invitare l’utente a confermare, apponendo un segno di spunta in un’apposita casella, l’avvenuta presa visione dell’avvertenza di rischio.
fonte
http://www.webmasterpoint.org/news/siti-web-su-salute-e-medicina-nuova-legge-regole-da-rispettare-e-modifiche-da-fare-su-pagine_p45682.html
Anche se l' importante è stare attenti a non mettere
i propri dati in web.
Su Facebook vedo tizi che mettono i loro numeri di cellulare,
e c'è persino qualche pazzo/a che ha messo la via.
Ricordate che nel web le informazioni girano più dei virus
influenzali nell'aria!
Attenti! E mi raccomando, scrupolosi, sempre.
E' giusto questo discorso di "proteggere" gli utenti, però ci sono, e ci saranno sempre, quelli che si comportano come uno che attraversa all'improvviso la strada senza guardare.
RispondiEliminaSe lo tirano sotto non può dare la colpa a nessuno tranne che a sé stesso.
E infatti mi sembra un provvedimento per gli utenti 'sbadati'. Anche se penso è solo un modo per mettee le mani avanti.
EliminaCioè ti iscrivi, accetti le condizioni della privacy,
e sei responsabile tu stesso dei tuoi dati personali.