S' accabadora: l' eutanasia praticata in Sardegna sino a qualche decennio fa


Fino a qualche decennio fa, in Sardegna si praticava l'eutanasia.
Era compito di "sa femmina accabbadora" (s'accabadóra, lett. "colei che finisce", deriva dal sardo s'acabbu, "la fine") procurare la morte a persone in agonia. L' analisi della documentazione rinvenuta presso diocesi sarde, musei, ma soprattutto testimonianze, hanno accertato la reale esistenza di questa figura. C'è chi conserva persino l' ultimo martello, chiamato jualeddu, con il quale si praticava l' eutanasia

S’accabadora era una donna che, chiamata dai familiari del malato terminale, provvedeva ad ucciderlo, ponendo fine alle sue sofferenze. Un atto pietoso nei confronti del moribondo, ma anche un atto necessario alla sopravvivenza dei parenti, soprattutto per le classi sociali meno abbienti: negli stazzi della Gallura e nei piccoli paesi lontani da un medico molti giorni di cavallo, serviva ad evitare lunghe e atroci sofferenze al malato.

Sa femmina accabbadora arrivava nella casa del moribondo sempre di notte e, dopo aver fatto uscire i familiari che l’avevano chiamata, entrava nella stanza della morte: la porta si apriva e il moribondo, dal suo letto d’agonia, vedeva entrare sa femmina accabadora vestita di nero, con il viso coperto, e capiva che la sua sofferenza stava per finire. Il malato veniva soppresso con un cuscino: la donna assestava il colpo de su mazzolu provocando la morte. S’accabbadora andava via in punta di piedi, quasi avesse compiuto una missione, ed i familiari del malato le esprimevano profonda gratitudine per il servizio reso al loro congiunto offrendole prodotti della terra.

La signora Paolina Concas, 90 anni, intervistata nel 2008. racconta quando a sua zia fu concessa questa pratica per terminare la sua sofferenza. Nel video sotto, il racconto dettagliato della signora Concas.





IL MARTELLO DELLA MORTE
Su mazzolu (o jualeddu) era una sorta di bastone appositamente costruito e che si puo’ vedere nel Museo Etnografico Galluras. È un ramo di olivastro lungo 40 centimetri e largo 20, con un manico che permette un’impugnatura sicura e precisa. Su mazzolu esistente al museo Galluras e’ stato trovato nel 1981: s’accabbadora lo aveva nascosto in un muretto a secco vicino a un vecchio stazzo che una volta era la sua casa.

In Sardegna, s’accabbadora ha esercitato fino a pochi decenni fa, soprattutto nella parte centro-settentrionale dell’isola. Gli ultimi episodi noti di accabbadura avvennero a Luras nel 1929 e a Orgosolo nel 1952. Oltre i casi documentati, moltissimi sono quelli affidati alla trasmissione orale e alle memorie di famiglia.
Molti ricordano un nonno o bisnonno che comunque ha avuto a che fare con la signora vestita di nero. A Luras, in Gallura, s’accabbadora uccise un uomo di 70 anni. La donna non fu condannata e il caso fu archiviato. I carabinieri, il Procuratore del Regno di Tempio Pausania e la Chiesa furono concordi che si trattò di un gesto umanitario. Tutti sapevano e tutti tacevano. Nessuna condanna sembra sia stata mai perpetrata nei confronti di questa donna missionaria che si faceva carico materialmente e moralmente di porre fine alle sofferenze del malato.
La sua esistenza è sempre stata ritenuta un fatto naturale: così come esisteva la levatrice che aiutava a nascere, così esisteva s’accabbadora che aiutava a morire. Si dice addirittura che, spesso, era la stessa persona, e che il suo compito si distinguesse dal colore dell’abito (nero se portava la morte, bianco o chiaro se doveva far nascere una vita).

Questa figura, espressione di un fenomeno socio-culturale e storico, è la pratica dell’eutanasia, nei piccoli paesi rurali della Sardegna è legata al rapporto che i sardi avevano con la morte. Nella cultura della comunità sarda non è mai esistita una vera paura di fronte gli ultimi istanti della vita dell’uomo. Si può dire che i sardi avessero una propria e personale gestione della morte, considerata il naturale ciclo della vita.



FONTI E LINK
http://www.centrosardegna.net/s%27accabadora.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Femmina_accabadora
https://www.facebook.com/ilsarcofagooscuro/posts/1532174913535841

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