Camomilla ritirata dal mercato:contiene PA,sostanza cancerogena contenuta anche nel miele,cereali,latte,frattaglie e uova

di Lapenna Daniele

Fino ad oggi non esiste un regolamento internazionale degli PA negli alimenti, a differenza degli PA presenti nelle erbe e farmaci

TOSSICI PER DIFESA
Gli alcaloidi pirrolizidinici (PA) costituiscono un gruppo di alcaloidi formalmente derivati della pirrolizidina comprendente composti molto tossici, soprattutto a livello epatico. Più di 660 PA e PA N-ossidi (PANO) sono stati identificati in oltre 6.000 piante, e circa la metà di essi presentano epatotossicità. Si trovano in vegetali appartenenti alle famiglie delle Boraginaceae, Asteraceae, Orchidaceae e Leguminosae, meno frequentemente nelle Convolvulaceae e Poaceae, e in almeno una specie delle Lamiaceae. È stato stimato che il 3% delle piante da fiore del mondo contengono alcaloidi pirrolizidinici. Sono prodotti come meccanismo di difesa contro insetti fitofagi e animali erbivori.

Il miele può contenere alcaloidi pirrolizidinici,così come i cereali, latte, frattaglie e uova.Fino ad oggi non esiste un regolamento internazionale degli PA negli alimenti, a differenza degli PA presenti nelle erbe e farmaci.
Di recente,l'azienda Kusmi ha ritirato il suo prodotto dal mercato europeo,la camomilla,in via precauzionale proprio per la presenza di alcaloidi pirrolizidinici. I valori sono comunque bassi e rilevati in metà delle bustine analizzate,ma l'azienda francese ha comunque deciso di ritirare tutte le confezioni.



L’EFSA SUGLI ALCALOIDI PIRROLIZIDINICI
Nel 2011,l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA - European Food Safety Authority) ha pubblicato un parere scientifico sulla presenza, negli alimenti e nei mangimi, dei PA.
Gli esperti scientifici del gruppo sui contaminanti nella catena alimentare (CONTAM) dell’EFSA hanno individuato la presenza negli alimenti e nei mangimi di un certo numero di PA importanti in quanto potenziali contaminanti e hanno concluso che esiste una possibile preoccupazione sanitaria per alcuni forti consumatori di miele, il solo alimento per il quale fossero disponibili dati sui livelli di PA.
Il parere degli esperti conferma inoltre le conclusioni del precedente lavoro svolto dall’EFSA sui PA nei mangimi, dal quale è risultata una bassa probabilità di rischio per gli animali da tali tossine.

Il gruppo CONTAM ha affermato che i PA di una certa classe, noti come PA 1,2-insaturi, possono agire sull’uomo da cancerogeni genotossici (cioè possono provocare il cancro e causare danni al DNA, il materiale genetico cellulare). Il gruppo di esperti scientifici ha concluso pertanto che non è opportuno stabilire una dose giornaliera tollerabile (TDI) e, per stimare il rischio potenziale da esposizione a questa classe di PA negli alimenti, ha quindi deciso di utilizzare piuttosto il margine di esposizione (MOE).


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