Livorno:sindaco del M5s istituisce il reddito di cittadinanza di 500 euro al mese
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#movimento5stelle #m5s #livorno #redditodicittadinanza
A dicembre 2015, il comune di Livorno stanziò 300mila euro per creare un Reddito Minimo Garantito. Si tratta di un assegno di 500 euro mensili per sei mesi per i nuclei famigliari disagiati economicamente,in cambio di lavori socialmente utili. Per ora è in fase di sperimentazione, ma si punta a renderla quanto prima strutturale.
REQUISITI – Al momento, per la fase sperimentale della durata di sei mesi, il Comune di Livorno ha stanziato 300mila euro. Le domande pervenute al Comune sono state 997, di cui 73 respinte per mancanza di requisiti. “Purtroppo bisogna fare i conti con i furbetti”, ammette il sindaco Filippo Nogarin(in foto). Tra i requisiti si richiede residenza nel Comune da almeno cinque anni, disoccupazione e iscrizione al centro per l’impiego, reddito familiare non superiore ai 6530 euro. In cambio dei 500 euro mensili, il Comune ha invitato a svolgere lavori socialmente utili. La risposta finora è stata sopra le aspettative.
TESTIMONIANZE – Un artigiano edile che ha dovuto chiudere la sua impresa a causa della crisi ha partecipato al bando, continuando a lottare per trovare una soluzione alla sua tragica situazione, fino a quando due mesi fa ha ricevuto una telefonata che lo informava di essere tra i beneficiari del reddito di cittadinanza. “Nei primi giorni è stata dura. La verità è che mi vergognavo. Nella mia vita precedente uscivo di casa per andare a faticare, non per chiedere l’elemosina al Comune. Ma quei soldi fanno comodo, mi hanno ridato la dignità di essere cittadino”. Un'altra intervistata, una donna di 41 anni, disoccupata, dice: “Tiriamo avanti con i lavoretti saltuari di mio marito. Ricevere quei 500 euro è stata una gioia. Dopo due giorni li avevamo già finiti, ma almeno abbiamo potuto pagare qualche debito”.
INDAGATO - Il mese scorso, il sindaco Nogarin comunica di aver ricevuto un avviso di garanzia nell'ambito di un'inchiesta per la gestione dell'Azienda Ambientale Pubblici Servizi,con l'accusa di bancarotta fraudolenta,falso in bilancio e abuso d'ufficio (qui l'articolo).. Dal suo profilo pubblico su Facebook spiega come stanno realmente le cose:
«La partita su Aamps sta arrivando alle sue battute finali. Tra pochi giorni verrà presentato il piano di concordato e, subito dopo, il piano industriale di rilancio dell’azienda. Allora tutti vedranno che abbiamo lavorato nell’esclusivo interesse dei cittadini livornesi, di Aamps e dei lavoratori.
Capisco la frustrazione e la paura dei dipendenti che si sono visti ridurre la quattordicesima ma penso che in condizioni complicate come quelle in cui versava l’azienda quando l’abbiamo ereditata, ovvero con circa 40 milioni di euro di debiti, un piccolo sacrificio, per giunta temporaneo, possa essere accettato in nome di un bene superiore: quello della tutela di un servizio essenziale per la città.
Aamps ha, ad oggi, 13 milioni di euro di crediti inesigibili che pesano sul bilancio, ma noi li abbiamo riportati in tariffa in modo da spalmarli tra il 2018 e il 2021. Questo però non ha nulla a che fare con il concordato: la legge ci avrebbe infatti imposto di convertire questi crediti in tariffa anche se l’azienda fosse stata in utile.
Farlo ora permetterà invece al cda di redigere il piano di concordato, salvare l’azienda, riorganizzarla razionalizzando gli sprechi e premiando i lavoratori maggiormente produttivi.
Ma soprattutto ci permetterà di realizzare il nostro obiettivo: quello di dare ai livornesi un servizio di gestione rifiuti efficiente, in grado di incrementare esponenzialmente la raccolta differenziata e di cancellare dalla loro memoria le immagini dei cumuli di spazzatura nascosti dietro ai cassonetti. Un servizio insomma all’altezza della nostra meravigliosa città.
Non solo. Grazie a questa riorganizzazione epocale riusciremo anche ad abbassare il costo del servizio a partire già dal prossimo anno».
BANDO SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO
Intanto,per chi fosse di livorno,è stato indetto un bando per il servizio civile volontario che corrisponderà ai beneficiari un assegno di 433,80 euro mensili. Qui per informazioni.
#movimento5stelle #m5s #livorno #redditodicittadinanza
A dicembre 2015, il comune di Livorno stanziò 300mila euro per creare un Reddito Minimo Garantito. Si tratta di un assegno di 500 euro mensili per sei mesi per i nuclei famigliari disagiati economicamente,in cambio di lavori socialmente utili. Per ora è in fase di sperimentazione, ma si punta a renderla quanto prima strutturale.
REQUISITI – Al momento, per la fase sperimentale della durata di sei mesi, il Comune di Livorno ha stanziato 300mila euro. Le domande pervenute al Comune sono state 997, di cui 73 respinte per mancanza di requisiti. “Purtroppo bisogna fare i conti con i furbetti”, ammette il sindaco Filippo Nogarin(in foto). Tra i requisiti si richiede residenza nel Comune da almeno cinque anni, disoccupazione e iscrizione al centro per l’impiego, reddito familiare non superiore ai 6530 euro. In cambio dei 500 euro mensili, il Comune ha invitato a svolgere lavori socialmente utili. La risposta finora è stata sopra le aspettative.
TESTIMONIANZE – Un artigiano edile che ha dovuto chiudere la sua impresa a causa della crisi ha partecipato al bando, continuando a lottare per trovare una soluzione alla sua tragica situazione, fino a quando due mesi fa ha ricevuto una telefonata che lo informava di essere tra i beneficiari del reddito di cittadinanza. “Nei primi giorni è stata dura. La verità è che mi vergognavo. Nella mia vita precedente uscivo di casa per andare a faticare, non per chiedere l’elemosina al Comune. Ma quei soldi fanno comodo, mi hanno ridato la dignità di essere cittadino”. Un'altra intervistata, una donna di 41 anni, disoccupata, dice: “Tiriamo avanti con i lavoretti saltuari di mio marito. Ricevere quei 500 euro è stata una gioia. Dopo due giorni li avevamo già finiti, ma almeno abbiamo potuto pagare qualche debito”.
INDAGATO - Il mese scorso, il sindaco Nogarin comunica di aver ricevuto un avviso di garanzia nell'ambito di un'inchiesta per la gestione dell'Azienda Ambientale Pubblici Servizi,con l'accusa di bancarotta fraudolenta,falso in bilancio e abuso d'ufficio (qui l'articolo).. Dal suo profilo pubblico su Facebook spiega come stanno realmente le cose:
«La partita su Aamps sta arrivando alle sue battute finali. Tra pochi giorni verrà presentato il piano di concordato e, subito dopo, il piano industriale di rilancio dell’azienda. Allora tutti vedranno che abbiamo lavorato nell’esclusivo interesse dei cittadini livornesi, di Aamps e dei lavoratori.
Capisco la frustrazione e la paura dei dipendenti che si sono visti ridurre la quattordicesima ma penso che in condizioni complicate come quelle in cui versava l’azienda quando l’abbiamo ereditata, ovvero con circa 40 milioni di euro di debiti, un piccolo sacrificio, per giunta temporaneo, possa essere accettato in nome di un bene superiore: quello della tutela di un servizio essenziale per la città.
Aamps ha, ad oggi, 13 milioni di euro di crediti inesigibili che pesano sul bilancio, ma noi li abbiamo riportati in tariffa in modo da spalmarli tra il 2018 e il 2021. Questo però non ha nulla a che fare con il concordato: la legge ci avrebbe infatti imposto di convertire questi crediti in tariffa anche se l’azienda fosse stata in utile.
Farlo ora permetterà invece al cda di redigere il piano di concordato, salvare l’azienda, riorganizzarla razionalizzando gli sprechi e premiando i lavoratori maggiormente produttivi.
Ma soprattutto ci permetterà di realizzare il nostro obiettivo: quello di dare ai livornesi un servizio di gestione rifiuti efficiente, in grado di incrementare esponenzialmente la raccolta differenziata e di cancellare dalla loro memoria le immagini dei cumuli di spazzatura nascosti dietro ai cassonetti. Un servizio insomma all’altezza della nostra meravigliosa città.
Non solo. Grazie a questa riorganizzazione epocale riusciremo anche ad abbassare il costo del servizio a partire già dal prossimo anno».
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