Guerra alle piste ciclabili. Il partito di Nigel Farage propone una campagna sostenendo che siano discriminatorie


Il Regno Unito sta attraversando una fase di vero e proprio innamoramento nei confronti della ciclabilità. A Londra sono in cantiere progetti faraonici per rendere la capitale il più bike friendly possibile, ma, a quanto pare, non tutti i politici sono d’accordo con lo sviluppo della rete ciclabili.
L’Ukip il partito di Nigel Farage, “gemellato” con il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che sulle ciclabili ha tutt’altra opinione, si è imbarcato in una vera e propria crociata anti-piste ciclabili.

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In un volantino distribuito a Newcastle ( vedi a sinistra ) si spiega che le piste ciclabili sono discriminatorie perché utilizzate solamente dai giovani. Secondo l’Ukip è ingiusto investire denaro sulle piste ciclabili: la “crociata” è stata avviata dopo che la cittadina ha ricevuto ben dieci milioni di streline di sovvenzioni per ampliare la sua rete ciclabile.

Le piste sono forse lastricate d’oro?” è la domanda retorica che si pongono i membri del partito conservatore di Farage che si lamenta di come i ciclisti siano privilegiati, mentre gli automobilisti sono solo una vacca da mungere con pochissimi diritti.

Sul volantino incriminato i membri dell’Ukip si chiedono anche quante “anziane signore inforcheranno la bicicletta in una buia notte di dicembre?” e se allestire piste ciclabili non sia “discriminatorio nei confronti degli anziani e degli infermi”. Secondo l’Ukip è anche una questione di sicurezza: i ciclisti sono un pericolo per i pedoni.

La risposta dei laburisti all’anacronistica iniziativa dell’Ukip non si è fatta attendere

la bicicletta, oltre ad essere un mezzo di trasporto ecologico, è anche uno strumento a impatto zero con cui persone di tutte le età possono mantenersi in forma,

ha detto Chi Onwurah, etichettando come “assurda” l’idea che le piste ciclabili siano discriminatorie.

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