Docenti sempre più soli e non apprezzati: l' 88% lamenta la scarsa valorizzazione dell' insegnamento nella società


Secondo un’indagine OCSE condotta in 34 paesi del mondo, il 70% dei docenti della scuola secondaria non si sente apprezzato in società per il lavoro che svolge. Pur amando molto la propria professione, come confermato in nove casi su dieci, e affermando con certezza di non rimpiangere la propria scelta, anzi.
Verità, questa, per l’80% dei 100.000 intervistati. Stando ai numeri, però, i docenti di oggi si sentono sottovalutati e soli a combattere per i valori da trasmettere alle generazioni future.
Molti, infatti – più della metà – vorrebbero lavorare in team ma non ricevono il sostegno dei colleghi, né del preside ( il 46%).

L’87% degli insegnanti italiani di secondaria di I grado ha fiducia nelle proprie capacità di saper motivare gli studenti che hanno scarso interesse per le attività scolastiche (70% Paesi Talis, 71% Paesi Ue); il 98% sente di saper portare gli studenti a credere nelle loro capacità di raggiungere buoni risultati (86% Paesi Talis).
L’88% percepisce che l’insegnamento è scarsamente valorizzato nella società, il 94% afferma che tutto sommato è soddisfatta del proprio lavoro.
Secondo lo studio, inoltre, in Italia il 18,5% degli insegnanti di scuola primaria e secondaria sono precari, con contratti a tempo determinato da un anno scolastico o meno. La percentuale è la quarta più elevata tra i Paesi membri dell’organizzazione, dopo Romania (25%), Cipro (20,1%) e Finlandia (19,2%), e a pari con il Cile. Il dato è in lieve calo rispetto a cinque anni prima, quando i precari erano il 19,4%.
L’Italia risulta il Paese con gli insegnanti più anziani, con un’età media di 48,9 anni e oltre il 50% di over 50.

Commenti

  1. Questa indagine è molto veritiera,in Italia il lavoro dell'insegnante non è per nulla valorizzato.Ricordo che l'insegnante ha una grossa responsabilità,perchè deve educare ed istruire le future generazioni.Deve combattere contro le famiglie che poco seguono i propri figli e pretendono che la scuola li cambi ,non danno una mano all'insegnante ,anzi sono pronti a contestare e criticare, di tutti gli insuccessi dei loro figli sono colpa gli insegnanti.Le paghe degli ins sono ridicole rispetto alla mole del lavoro (non azzardatevi a dire che hanno tante vacanze),poi si perde ore e straore per la compilazione dei documenti burocratici.Torno dopo perchè mio marito sta rompendo e vuole il PC.(ex ins elementare)

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    1. Ciao Olgi!!
      Condivido tutto tuttissimo quello che hai scritto. Soprattutto il punto dove i genitori, spesso, sostengono debbano essere gli insegnanti ad insegnare l' educazione agli studenti. E i genitori che ci stanno a fare?
      Il lavoro del docente non è facile, specie nei giorni d' oggi.

      Io ho avuto professori che ce la mettevano tutta nel loro lavoro, docenti stanchi, delusi e sfiniti, docenti che, stufati, preferivano persino marinare le lezioni lasciandoci in balìa di supplenti, giocando.
      E' la società a distruggere la mentalità e la voglia di amare il lavoro che si è scelto.

      Salutami tuo marito!!

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  2. Eh sì, mio marito mi par sia geloso e non vuole che stia al Pc,non ho neppure riletto e ho dovuto cedergli il posto!
    Le statistiche ed anche la mia esperienza mi confermano che gli insegnanti sono la categoria che più si ammala di ansia e depressione,è un lavoro molto usurante,ora che l'età pensionabile si sta allontanando. Le mie ex colleghe mi dicono che sono fortunata ad esser andata in pensione (7 anni fa) ,perchè la situazione si fa ogni anno più difficile più che altro per i rapporti con i genitori.Io ho avuto una classe con più stranieri che italiani e a dire il vero i problemi erano maggiori con gli italiani che con gli stranieri.A me insegnare piaceva ,ma alla fine ho lasciato il posto ai giovani che si facciano le ossa con bambini e genitori problematici.Ciao Daniele buon pomeriggio!!!

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    1. Infatti è la disciplina in casa che manca, e se manca lì, è difficile trovarla ed insegnarla a scuola. Povere le insegnanti d' oggi.
      Molti stranieri ( senza generalizzare, ovviamente ) sono spesso più disciplinati. Ci sono Paesi dove la disciplina è ferrea, anche esagerata, ma c'è. In Italia ormai,.. ogni ragazzetto fa quel che gli pare sapendo di restare impunito non solo a scuola, ma anche davanti ai genitori e, purtroppo, anche innanzi alla legge.

      Ciao Olgi!! Buon pomeriggio a te!!

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