Mutui: 10mila famiglie hanno potuto sospendere il pagamento delle rate per la prima casa
Roma - Sono 10.350 le famiglie che, da maggio 2013 fino alla prima settimana di gennaio 2014, hanno potuto sospendere per 18 mesi il pagamento delle rate dei mutui, per un controvalore di 988,5 milioni di euro di debito residuo. È questo il primo bilancio, tracciato dall’Abi, sull’utilizzo delle risorse del «Fondo solidarietà per l’acquisto della prima casa» che l’Abi, dopo l’approvazione di nuove risorse nella Legge di Stabilità, spiega sarà confermata anche nel biennio 2014 e 2015. Bene per le famiglie e per i consumatori che, comunque, portano a casa anche un’altra buona notizia.
Ma intanto i tribunali di Bari e Milano hanno accolto un ricorso dell’Adusbef che ha contestato il meccanismo di «ammortamento alla francese» (che abbatte prima gli interessi e poi il debito) per i mutui fondiari. Il presidente dell’Adusbef, Elio Lannutti propone quindi ora una class action per recuperare gli aggravi che - ha calcolato l’associazione - sono pari a 75 euro al mese per un mutuo da 100.000 euro, cioè circa 900 euro l’anno e 18mila euro a fine estinzione del prestito.
La possibilità di chiedere la sospensione delle rate per la prima casa da parte delle famiglie in difficoltà nasce invece dalla collaborazione tra istituti bancari, istituzioni e associazioni dei consumatori. L’iniziativa, avviata nel 2010, ha consentito finora la sospensione del pagamento delle rate dei mutui a 100mila famiglie, per un controvalore di quasi 11 miliardi di debito residuo.
La Legge di Stabilità, poi, ha evitato di vanificare il rifinanziamento del Fondo per 40 milioni di euro, confermando così le risorse per il biennio 2014-2015. L’ultima novità e poi il perfezionamento di un metodo telematico di accesso al Fondo che ha permesso di superare le iniziali difficoltà procedurali, facendo salire dal 55% all’81% il livello di domande accettate.
E meno male!
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