Il latte fa male alla salute, ed è anche inutile al corpo umano

di Lapenna Daniele

I medici ammoniscono dal togliere il latte dalla propria dieta dacché è un alimento ricco di proteine, vitamine, grassi buoni e soprattutto di calcio. Eppure, negli ultimi decenni, sono nati studi alternativi che hanno sostenuto e, a loro dire, dimostrato la dannosità del latte animale.
Ma il latte è pericoloso per la salute umana?

Ecco una ricerca abbastanza accurata che ho svolto sull' argomento.Come al solito vi prego di leggere tutto. Se volete commentare senza aver letto tutto l'articolo,vi invito a tornare nei vostri ovili.

IL LATTOSIO
Quando il lattosio finisce nell' intestino, come ogni altra proteina complessa ingerita, viene scomposto in elementi più semplici grazie agli enzimi che si attivano per trasformare le sostanze in elementi più semplici.
In questo caso agiscono gli enzimi lattasi che scindono (metaforicamente parlando è come se spezzettassero il lattosio in parti più piccole e semplici da digerire) i due zuccheri che lo compongono:
il galattosio ed il glucosio.
Se un organismo non ha o non possiede un numero di enzimi lattasi sufficiente a digerire quella quantità di lattosio (è quindi intollerante al lattosio), questa sostanza non viene digerita, così esso si accumula richiamando liquidi e dando, a livello gastrointestinale, meteorismo seguito da diarrea.e nausea.




IL PARERE DEGLI ESPERTI
Su "Giornalettismo.com" ho trovato un' intervista (eccola qui) ad un nutrizionista, Andrea Ghiselli che, alla domanda se il latte faccia male, risponde
"Ma no, è falso. Se i nutrizionisti di tutto il mondo dicessero che il latte fa male, perché le linee guida di tutto il mondo direbbero che il latte è un alimento consigliato? Addirittura, ciò che è consigliato è un’assunzione di latte di 2 o 3 porzioni al giorno". Ma certo! Facciamoci anche la doccia col latte (che tra l' altro è anche molto sexy da certi punti di vista).
Qui non c'è bisogno di commenti perché sappiamo che spesso si raccomandano determinate cose solo per scopi che di certo non riguardano la nostra salute.
Alla domanda successiva si parla di intolleranza al lattosio. Alla domanda "perché alcuni digeriscono il latte e poi, divenuti adulti, non lo si digerisce più come prima?". Il nutrizionista risponde
"Mah, io ho 57 anni e lo digerisco perfettamente " - siamo contenti per te - "Ci sono alcune razze e alcune persone che perdono la capacità di digerire il latte in età adulta; questo però non significa che il latte gli faccia male: avranno dei problemi se ne bevono troppo, ma possono assumere tranquillamente yogurt o latticini che hanno una percentuale di lattosio molto più bassa."
Il problema è che le persone realmente intolleranti al lattosio non hanno tutti la stessa carenza di enzimi lattasi i quali vengono persi anche con scariche di diarrea frequenti. Questi enzimi si trovano nell' intestino e quindi, infiammazioni come proprio la colite, causano la diminuzione di questi enzimi.
Ci sono persone che hanno problemi a digerire correttamente anche yogurt e latticini, dunque non è vero che ogni intollerante al lattosio può mangiarli.

IL LATTE RIDUCE IL CALCIO NELLE OSSA ED AUMENTA RISCHIO TUMORI
Gli studi che sostengono come il latte sia un pò dannoso o comunque non porti giovamento alle nostra ossa sono davvero tanti. Tutti spiegano come le proteine contenute nel latte abbiano un alto grado di acidità e ciò significa che, per quanto il latte possa fornire calcio e vitamina D, provocherà in molti soggetti anche delle reazioni fisiologiche volte a tamponare l'acidità provocata dall'assorbimento delle suddette proteine con conseguente impoverimento dei depositi di calcio contenuti nelle ossa.
Inoltre gli studi hanno mostrato che l' eccessiva assunzione di alimenti ricchi di calcio portassero ad una maggiore incidenza (sino al 66%) di malattie tumorali negli individui.
Lo studio però si focalizza sull' alimento che per eccellenza contiene più calcio come il latticino o latte, ma il calcio è presente anche in altri alimenti non animali come i legumi. E se la causa non fosse nel calcio, ma in qualch' altra sostanza contenuta nel latte?
Questo studio dunque va preso con le pinze.

LATTE? INUTILE. C'E' SOLO PER NECESSITA'

Il punto sul quale molti vegani battono molto è il fatto che l' uomo sia l' unico animale del pianeta che continui a bere latte dopo lo svezzamento. Non sono vegano, ma ho provato a ragionarci su.
Una cagna partorisce e fa dei cuccioli. Le sue mammelle producono latte perché i cuccioli non sono autosufficienti, non posso procurarsi da soli del cibo e soprattutto non hanno ancora denti che permettano loro di cibarsi di ciò che si ciba la loro mamma. Quindi si cibano del suo latte ricco di grassi utili a fornire energia necessaria all' organismo per crescere, proteggersi dal freddo e nutrirsi.
Arrivati ad una certa età ( il numero di mesi dipende dalla razza ) è la stessa mamma ad allontanarli, anche a causa dei dentini che fanno la loro comparsa, spesso però è proprio l' istinto: ancor prima che il cucciolo si attacchi, la mamma lo respinge.
Nell' essere umano non c'è solo l' istinto, ma c'è una cosa in comune con tutti gli animali: ad un certo punto le mammelle non produrranno più latte.
Se la mammella non produce più latte sino ad una nuova gravidanza, non significa forse che la natura dica
"ora il tuo cucciolo è grande, può iniziare ad imparere a cacciarsi cibo da solo. E' autosufficiente"?
Forse perché il latte non è necessario all' organismo?
Chi non è d' accordo con questa teoria dovrebbe spiegare perché, se il latte è indispensabile per l' uomo dacché evita l' osteoporosi e fornisce il calcio, le mammelle della mamma non continuano a produrre latte per tutta la vita?

LA SOCIETA' IMPONE, ANCHE SBAGLIANDO
pera cocomerina
www.peracocomerina.it


La natura ci ha creato con delle caratteristiche (l' evoluzione ne ha modificato alcune) che non possiamo evitare di non tenerne conto. Quando cade qualcosa dall' alto, noi d' istinto poniamo le mani in protezione e socchiudiamo gli occhi. Perché? Per difesa. Per istinto. Perché chiudiamo gli occhi quando starnutiamo? Perché la pressione dello starnuto (l' aria arriva ad una velocità di oltre 100 km/h) potrebbe danneggiare i dotti lacrimali. L' istinto è importante anche nell' uomo.
La colazione consigliata da sempre è: una brioches o biscotti, un frutto e una tazza di latte oppure uno yogurt. Chi dice che la colazione debba per forza contenere del latte?
L' uomo ha trovato buono il latte animale, lo ha iniziato a lavorare ed ha creato un nuovo alimento. Non è detto che sia una "moda" corretta.
L' organismo umano si è dovuto adattare a cambiamenti drastici, a volte anche pericolosi, a mutamenti del clima, dei cibi, della loro lavorazione, dell' aria, dell' acqua ma, di base, il corpo umano è formato da elementi chimici che non muteranno mai, ognuno nelle sue quantità, ognuno proporzionato in base agli elementi presenti in natura.
Oggi le giganti aziende internazionali ci hanno costretto negli anni a determinate alimentazioni che loro giudicano corrette: hanno stabilito i frutti e gli ortaggi coltivando terreni solo con certa verdura, togliendo dal commercio determinati alimenti commestibili ma difficili da vendere.
Provate a cercare voi stessi e troverete tantissimi cibi e frutti in natura commestibili, ma dei quali nessuno se ne ciba più ( l' Arca dei frutti dimenticati ). Non conviene. Non conviene soprattutto per soldi.

E QUINDI?
Quindi, dopo un' analisi attenta (ma sempre aperta a nuovi studi ed opinioni - con fonti) posso dire che se negli ultimi decenni è aumentata la popolazione intollerante al lattosio, è perché l' organismo ne sta abusando, ed ora corre ai ripari (l' istinto e l' evoluzione) rigettando l' elemento che non serve.
Ormai il latte è ovunque: nei biscotti, nelle brioches, perfino nel salame, nel prosciutto, nei dolci, in tutti i prodotti confezionati. Siamo circondati dal latte!

L' essere umano si è adattato a digerire il latte anche da adulto ma forse, adesso, il nostro organismo non lo sopporta più, ne assumiamo troppo, e quindi sta subendo una nuova evoluzione invitandoci a smetterlo di assumerlo, oppure a moderarne il consumo.

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