Marocco: in carcere per un bacio

l' immagine pubblicata su Facebook

«Attentato alla morale pubblica». È questo il reato contestato a due ragazzi di Nador, nel nord del Marocco, che lo scorso 5 ottobre si sono scambiati un bacio per strada. I due giovani sono stati scoperti perché un amico (anch'egli sotto processo) li ha fotografati e ha pubblicato l'immagine su Facebook.

La Procura li ha identificati e ha diramato un ordine di arresto, accusandoli di «atteggiamenti incontrollabili che protrebbero diventare, più avanti, dei problemi pericolosi». Non solo. Sembra che anche i loro genitori potrebbero essere denunciati per «abbandono dei figli».

In Marocco, come anche in altri Paesi arabi, scambiarsi un bacio per strada è un reato punibile anche con il carcere. Per questo gli attivisti di Anonymous hanno deciso di mobilitarsi attraverso il web. Nel giorno in cui inizia il processo ai due ragazzi, gli hacker hanno lanciato una campagna su Twitter, intitolata #NadorKiss, che in poche ore ha conquistato centinaia di followers. La richiesta è chiara: un bacio non è un reato. Non è punibile con il carcere. O almeno, non dovrebbe esserlo. In nessun Paese al mondo.

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