I credenti sono meno intelligenti degli atei. Uno studio lo conferma
Le persone religiose sono mediamente meno intelligenti dei “non credenti”: è quanto rivela uno studio (link) condotto dai ricercatori dell'Università di Rochester, New York.
A renderlo noto è stato il quotidiano
The Independent. Il team di studiosi, guidato dal professor Miron Zuckerman, ha iniziato ad approfondire i risultati di 63 studi condotti negli
Stati Uniti a partire dal 1921, dai quali emerge che c'è un rapporto “negativo” tra intelligenza e religiosità.
Lo studio non afferma che la fede rende stupidi, ma spiega che le persone più brillanti sono le più propense ad allontanarsi dalla religione. Tre psicologi che hanno collaborato con i ricercatori hanno definito l'intelligenza come “la capacità di ragionare, anticipare, risolvere i problemi, pensare in maniera astratta, comprendere idee complesse, imparare in fretta e apprendere dall'esperienza”.
Lo studio ha spiegato infine che le persone più intelligenti e meno propense ad accettare un credo religioso sono anche le migliori sul lavoro, hanno stipendi più elevati ed una autostima molto accentuata.
Molti hanno fatto notare che nella storia ci sono stati grandissimi geni credenti, citando nomi eccellenti come Leonardo da Vinci, Copernico, Galileo, Keplero, Cartesio, Pascal, Newton, Leibnitz... Ma costoro dimenticano che a quei tempi, mettersi contro la Chiesa, equivaleva ad esser persino ucciso, quindi pochi o nessuno manifestavano le loro idee contro la fede. La Santa Inquisizione era in agguato con la sua onda di morte.
A renderlo noto è stato il quotidiano
The Independent. Il team di studiosi, guidato dal professor Miron Zuckerman, ha iniziato ad approfondire i risultati di 63 studi condotti negli
Stati Uniti a partire dal 1921, dai quali emerge che c'è un rapporto “negativo” tra intelligenza e religiosità.
Lo studio non afferma che la fede rende stupidi, ma spiega che le persone più brillanti sono le più propense ad allontanarsi dalla religione. Tre psicologi che hanno collaborato con i ricercatori hanno definito l'intelligenza come “la capacità di ragionare, anticipare, risolvere i problemi, pensare in maniera astratta, comprendere idee complesse, imparare in fretta e apprendere dall'esperienza”.
Lo studio ha spiegato infine che le persone più intelligenti e meno propense ad accettare un credo religioso sono anche le migliori sul lavoro, hanno stipendi più elevati ed una autostima molto accentuata.
Molti hanno fatto notare che nella storia ci sono stati grandissimi geni credenti, citando nomi eccellenti come Leonardo da Vinci, Copernico, Galileo, Keplero, Cartesio, Pascal, Newton, Leibnitz... Ma costoro dimenticano che a quei tempi, mettersi contro la Chiesa, equivaleva ad esser persino ucciso, quindi pochi o nessuno manifestavano le loro idee contro la fede. La Santa Inquisizione era in agguato con la sua onda di morte.
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