Gas metano dall'Algeria in Sardegna: rettifica della società CPL Concordia inviata al mio blog


In merito all' articolo che ho preso dal sito Tiscali.it pubblicato da Marco Mostallino ed ho piazzato pari pari al blog, ho ricevuto una richiesta di Rettifica direttamente dalla società CPL Concordia.
Riporto di seguito la mail integrale che mi è stata inviata in data 29 Novembre c.a.
I dati e le informazioni sul progetto e finanziamenti non coincidono con quelli scritti nell' articolo del blogger Marco Mostallino ( qui il suo articolo completo).

Spett.le
Daniele Lapenna, titolare del Blog d’Informazione Il Ventunesimo Secolo


in relazione all’articolo dal titolo “Gas metano dall'Algeria in Sardegna: il sogno è ormai compromesso ma la Regione continua a gettare milioni di euro. Il colosso LegaCoop chiede ed ottiene dalla Regione altri soldi grazie alla delibera del 14 novembre scorso” ( qui il link dell' articolo originale ), pubblicato sul vostro sito on line giovedì 28 Novembre 2013 a firma di Marco Mostallino (tiscali.it), la società CPL CONCORDIA Soc. Coop., capogruppo delle società Fontenergia, richiede, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge (Legge 8 febbraio 1948, n. 47 e successive modifiche), la pubblicazione in versione integrale della seguente rettifica:

E’ necessario chiarire dati ed affermazioni dell’articolo in oggetto che travisano la realtà del progetto di metanizzazione della Sardegna.
I Concessionari coinvolti nella metanizzazione della Sardegna sono 5, quindi non si tratta solo di CPL CONCORDIA; la nostra società è concessionaria in 13 bacini, a fronte dei 31 Consorzi di bacino entrati nella graduatoria per l’assegnazione dei contributi attraverso finanziamenti ministeriali.
Quelli definiti erroneamente come “appalti” sono in realtà project financing nei quali l’aggiudicatario, cioè il Concessionario, contribuisce a proprie spese alla costruzione delle reti finanziando con risorse proprie nella misura media del 60-65% degli investimenti per realizzare l’opera a fronte di un contributo Ministeriale (ricordiamo che la Regione gestisce solo i contributi) che varia dal 35 al 40% a seconda dei singoli progetti. Il Concessionario anticipa l’esborso finanziario della quota parte di investimenti coperti da contributo.
Contributo che, è imperativo ricordare, viene riconosciuto in parti proporzionali solo dopo l’avvenuta e collaudata costruzione dell’opera. Di conseguenza, la delibera 47/39 del 19 novembre 2013 non “allevia” le sofferenze dei Concessionari coinvolti nella metanizzazione della Sardegna, ma permette semplicemente di attenuare la forbice finanziaria che attualmente divide l’esposizione del Concessionario dall’ottenimento della quota di contributo.

COME FUNZIONA LA DELIBERA 47/39
In base alla delibera 47/39, la riduzione della quota che occorre raggiungere passa, come previsto dalla delibera 54/28 del 2005, dal 30% dell’investimento (non dal 50% come erroneamente riportato) al 20% dell’investimento, a patto però che nel 20% la percentuale di lavori sia superiore al 50%.
Per esempio: se un progetto di costruzione rete gas di un consorzio di bacino vale 10 Milioni di euro, 6,5 Milioni li deve finanziare il Concessionario e 3,5 milioni li finanzia il Ministero delle Attività Produttive attraverso la RAS. Solo quando il Concessionario avrà dimostrato nei fatti e negli atti contabili di aver completato lavori per 2 milioni di euro (il 20% dei 10 milioni) potrà ricevere un contributo di 700.000 euro (20% del contributo previsto di 3,5 milioni); in nessun caso riceverà contributi in acconto.
L’affermazione che esistano agevolazioni particolari per CPL CONCORDIA è oltremodo fuori luogo in quanto la nuova delibera rappresenta solo una lieve riduzione della percentuale di esposizione finanziaria che deve raggiungere il Concessionario prima dell’ottenimento del contributo ministeriale. Ricordiamo inoltre che il Concessionario si espone anticipatamente sia per la sua quota di contributo che per quella che deve sostenere il Ministero.

PROGETTI COMPLETATI E 1.100 UTENTI ATTIVI
Specifichiamo che le società di progetto costituite da CPL per la costruzione delle reti in Sardegna sono 13 (e non una ventina o almeno 17), una per ogni consorzio di bacino.
Per il citato Bacino 7 (Comune capofila Ittiri) il “volume d’affari” prevede investimenti del Concessionario per 9 Mln di euro circa e contributi Ministeriali per 5 Mln, per un intervento totale di 14 Milioni di euro. Allo stato attuale la società Fontenergia 7 ha completato l’opera in modo globale investendo l’intero importo previsto e incassando solo 3 milioni di euro circa di contributo in quanto, in attesa di collaudo e perizia di variante in diminuzione, CPL deve attendere l’iter burocratico di chiusura della procedura d‘appalto e di conseguenza anche l’ultima parte di contributo. Questo nonostante l’intera rete sia già in funzione a GPL e consti di circa 1.100 utenti attivi che usufruiscono del servizio gas definito nell’articolo “di nessun interesse pubblico”. Ad oggi i cittadini serviti dalla rete gas hanno risparmiato oltre il 20% rispetto ad altri combustibili.
Stesso percorso per il Bacino 9 (capofila Ozieri, monte lavori di circa 10,8 Mln di Euro con contributo Ministeriale di circa 3,45 Mln di euro): CPL ha sostenuto ad oggi il 60% dei costi di costruzione (circa 7 Mln) a fronte di zero euro di contributo Ministeriale incassato, a causa di una lungaggine burocratica dell’iter di liquidazione della prima tranche di contributo (circa 1 Mln di euro). Nonostante ciò le reti costruite sono attive con il GPL e 250 utenti usufruiscono “dell’inutile servizio” fornito dalla rete gas.
Per Alghero ed Olmedo (Bacino 6) il contributo Ministeriale previsto è 7,7 Mln e non 12,8 milioni come erroneamente riportato.
In merito alla similitudine fra i vari progetti che interessano i lavori nei summenzionati bacini, non vi sono assolutamente analogie che permettono la semplificazione la moltiplicazione per 17 dell’importo del Bacino 6 come arbitrariamente riportato nell’articolo.
Risibile la congettura legata alla proprietà di CPL CONCORDIA sulla società Sarda Reti Costruzioni srl: CPL acquista la maggior parte del GPL da altri fornitori assolutamente non controllati né tantomeno collegati o influenzati dalla Sarda Reti.
La difficile concretizzazione della dorsale per il gas metano denominata progetto Galsi è un dato reale che, se verificato, andrà a danno in primis dei concessionari che hanno investito sul territorio. Quindi l’informazione relativa alle difficoltà di realizzazione del Galsi è strumentalizzata e non pertinente rispetto alla realtà che ha portato alla delibera del 19 novembre. Tale delibera infatti, insieme ad altre misure richieste da tutti i Concessionari (quindi non solo da CPL) è solo l’inizio di una operazione volta a un duplice risultato. Prima di tutto salvare lo sviluppo della metanizzazione dell’isola (con metano, GPL, aria propanata o altro) dotando la popolazione e le attività industriali di un vettore energetico competitivo ed ecologico (forse l’estensore dell’articolo ritiene che sia meglio continuare ad utilizzare carbone, legna, olio pesante o gasolio? E perché non la combustione in casa di rifiuti o di gomme d’auto usate?).
In secondo luogo la delibera cerca di salvare gli investimenti delle imprese che hanno investito in proprio sui progetti di metanizzazione e hanno messo e continuano a mettere le loro risorse economiche sul territorio sardo per averne un legittimo ritorno in termini di resa e di produzione: questo sarà possibile sono con impianti funzionanti e non incompiuti.
Per inciso, CPL CONCORDIA ha costruito per intero il bacino 22 (capofila Lanusei) e lo gestisce da diversi anni, per intero il bacino 7 (capofila Ittiri), al 60% il bacino 9 (capofila Ozieri) e al 5% il bacino 15 (capofila Dorgali), utilizzando esclusivamente imprese del territorio e onorando le spettanze concordate, cosa che oggi nel nostro Paese non è un valore trascurabile.
Infine, CPL CONCORDIA è talmente benvoluta dalla Regione che per avere l’importo di 4 Mln di euro di contributi spettanti per il Bacino 22 e Pattada (già terminati e attivi), i relativi Consorzi di Bacino sono stati costretti a fare un duplice ricorso al TAR (di cui uno accolto) avverso il diniego della Regione al pagamento dei contributi.
In definitiva è lecito rimarcare come sia evidente la strumentalizzazione politica che si cerca di attuare nei confronti sia della struttura Regionale che di CPL CONCORDIA con evidenti scopi diffamatori e di denigrazione generale.

In difetto di vostri adempimenti in merito alla pubblicazione della presente rettifica, la Società CPL CONCORDIA si riserva di valutare il ricorso alle vie legali per tutelare la propria onorabilità e operato.
In attesa di Vs riscontro in merito, porgiamo distinti saluti.

CPL CONCORDIA Soc. Coop.

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