Obbliga la segretaria a mettere il perizoma: imprenditore nei guai. L' uomo al primo colloquio di lavoro "Non puoi venire a lavoro vestita come mia figlia"


Fin dal primo giorno di lavoro ha messo in chiaro le cose ordinandole di andare in ufficio vestita in un modo ben preciso: minigonna, perizoma e camicetta scollata. Lei è una ragazza di 20 anni intenzionata a tenersi stretta il lavoro da segretaria, lui è il titolare di un’azienda di Padova con la passione per le donne vestite in modo succinto. Stavolta però pagherà a caro prezzo la sua passione: è stato denunciato dalla polizia per violenza privata aggravata.

Ha 56 anni, è originario di Catania, vive a Vigonza ed è il titolare di un’azienda che si trova alla Stanga e che opera nel ramo dell’impiantistica. L’imprenditore ha convocato la giovane padovana che aveva risposto ad un annuncio in rete. E già nel corso del primo incontro le ha detto: «Non puoi venire a lavoro vestita come mia figlia. Ti voglio elegante». È arrivato al punto di caricarla in auto e portarla in negozio per fare gli acquisti con lei. In un’occasione se l’è portata al seguito da un cliente con una villa con piscina, deciso a farle indossare il costume per vedere come stava.

La giovane, profondamente a disagio per la situazione, ha tenuto botta una settimana. Poi è corsa in questura a raccontare tutto. Così, lo scorso mese di agosto, gli uomini della squadra mobile di Marco Calì hanno iniziato a raccogliere informazioni sull’imprenditore in questione. Il pm Francesco Tonon ha concesso l’autorizzazione alla perquisizione in casa e in ufficio. I poliziotti hanno sequestrato sia il computer che il telefono cellulare. Inoltre è stato acquisito l’elenco con tutti i nomi delle stagiste. Prossimamente saranno tutte interrogate.

Nel frattempo il cinquantaseienne è stato denunciato per violenza privata aggravata dal fatto che sfruttava la sua posizione di datore di lavoro per obbligare la ragazza ad assumere atteggiamenti altrimenti contrari alla sua condotta.

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