Cina: masturbatrici professioniste riconosciute legalmente. Il loro stipendio si aggira sui 1200 euro


Molti centri “massaggi” gestiti da cinesi anche a Torino, confermano una certa abilità manuale delle donne asiatiche: comunque nel Paese del Dragone esiste la professione di “smanettatrice” – legalmente riconosciuta – quella che il quotidiano brasiliano Jornal do Estado, definisce con la parola “punheteiras”, pugnettatrici, insomma.

Già, le pugnette: la foto che vedete a sinistra è reale ed è stata scattata in una banca del seme in Cina, un posto, va sottolineato, ben diverso da un centro massaggi.

Le signore che svolgono tale lavoro non sono infermiere o operatrici sanitarie, sono per l’appunto "masturbatrici", una professione che è riconosciuta nella Repubblica Popolare Cinese. Negli Stati Uniti, ad esempio, fornire riviste pornografiche per aiutare gli uomini in servizio, è un’abitudine di certo più diffusa che in Cina. Le professioniste della mano ricevono, scrive ancora il Jornal do Estado, uno stipendio di circa 1200 euro mensili, ed è una professione valutata livello 4, per la probabilità di rischio lesioni, dovute ai movimenti ripetitivi che comporta.

Certamente la creazione di questo nuovo lavoro – ironizza il quotidiano sudamericano – farebbe diminuire il tasso di disoccupazione e il numero delle banche del seme aumenterebbe”.

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