La differenza fra Farmaco di marca e Farmaco Equivalente-Generico? Nessuna.Solo il prezzo



L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce medicinali generici o equivalenti i farmaci
che hanno il medesimo principio attivo (la sostanza che svolge l'azione terapeutica) di farmaci già in commercio, di cui è scaduto il brevetto (cioè il diritto d'esclusiva dell'Azienda che ne ha curato la ricerca e lo sviluppo) e le stesse caratteristiche farmacologiche.
Tali farmaci, avranno pertanto le medesime indicazioni terapeutiche, forme farmaceutiche, dosaggi, dei farmaci "di marca". Quindi, perché spendere di più per il farmaco di marca?

PERCHE COSTANO MENO?
Prezzo basso spesso non è sempre sinonimo di "scarsa qualità". Un farmaco nasce da
svariati anni di attività di ricerca che implica investimenti ingenti. La legge prevede che ogni nuovo farmaco sia coperto da brevetto: cioè solo l'azienda che lo ha scoperto può commercializzarlo, avendone ottenuto appunto il brevetto e quindi l' esclusiva a produrlo e venderlo.
Quando il brevetto scade anche altre aziende possono produrre il farmaco e, non avendo investito in ricerca, possono offrirlo a un prezzo inferiore. Le grandi case farmaceutiche sono come le Farmacie,
non vogliono concorrenza ( ecco perché sono contro le liberalizzazioni ) perché ciò porterebbe a ridurre il prezzo dei farmaci.
Cosa che va a favore del cittadino,ma a sfavore loro.

DISCRIMINAZIONI

Vedendo le statistiche, capiamo come in Italia ci sia una differenza che nuoce direttamente al portafoglio.
L' uso del farmaco generico è in
Italia del 13%
Stati Uniti 90%
Gran Bretagna e Germania 70%
L'immissione in commercio di un farmaco equivalente è subordinata all'autorizzazione dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) che valuta, in base a studi scientifici presentati dalle aziende, l'equivalenza terapeutica tra specialità generica e specialità corrispondente (bioequivalenza). Se chiedete al vostro medico di famiglia la differenza fra farmaco di marca e quello generico, vi vedrete rispondere al 90% che "quello generico ha una quantitàdi principio attivo diverso. Meglio quello di marca".E' vero? Sbagliato.
Il principio attivo è identico. Allora perché i medici sconsigliano questi farmaci?
Vi rispondo alla domanda con un'altra domanda: secondo voi cosa fanno i rappresentanti di medicine
dal vostro medico? Propongono farmaci di diverse marche, e il medico sceglie fra questi quali "pubblicizzare". E' come se avesse una specie di contratto con esse, e quindi vi segna quei farmaci,
senza badare quanto costino e se siano uguali o meno ad altri. Mi sono visto sconsigliare da parecchi medici l' uso dei farmaci generici, ma in realtà non c'è motivo per non usarli. Anzi, ci sono dei motivi per usarli. Ovvero il risparmio di denaro. Perché spendere di più per un prodotto che è identico ad un altro?

GRANDI MARCHE, GRANDI TRUFFE

Quindi abbiamo due farmaci identici, prodotti da due diverse case farmaceutiche, con prezzi diversi, e con medici di famiglia che ne sconsigliano l' uso del generico.
Mentre nel resto del mondo se ne fa un uso maggiore. Arretratezza mentale italiana senza motivo?
Coloro che sostengono l' idea che i farmaci generici non abbiano lo stesso principio attivo ( alcuni dicono che ce ne sia di meno, ecco perché costa di meno ) non sanno che invece sono i farmaci di marca a non avere più la stessa quantità di principio attivo, perché le case farmaceutiche ormai sanno che il cittadino preferisce quello di marca andando anche bendato al suo acquisto? ( se non ci credete, vedete questo servizio che vi lascerà orridamente disgustati ed arrabbiati ).
Per le grandi marche di pasta, biscotti e anche capi di abbigliamento è già così da anni. Chiunque si è accorto che una brioche Mulino Bianco sia più piccola ed abbia un sapore diverso rispetto a quelle di vent'anni fa. Anche per la Nutella: l' immagine riporta un bicchiere di latte fresco, ed invece negli ingredienti si legge "latte in polvere". Così anche per i cellulari. Supertecnologici ma che si rompono con un piccolo urto. Proprio perché la loro distruzione porta ad acquistarne uno nuovo.Un prodotto indistruttibile come può far guadagnare un'azienda se dura vent'anni senza rompersi? Ricordate le vecchie Tv? Quanti anni, anzi, secoli, vi sono durate? Invece ecco prodotti che costano meno, ma si rompono prima.
Così è anche per le medicine? L' assuefatto di Moment sa che funziona. E quando lo ingerisce è  convintissimo della sua efficacia. Neanche se sull'etichetta ci fosse scritto che contiene una quantità minore di principio attivo il tizio riuscirebbe a cambiare idea in merito.

CONSIGLI
Considerando che i farmaci curano il problema per il quale sono stati creati e poi ne guastano un altro ( vedi farmaci antinfiammatori e antibiotici che distruggono letteralmente la mucosa dello stomaco provocando gastriti e ulcere ), io consiglio sempre di prenderne il meno possibile.
Io sono contro i farmaci. Penso che la gente si è talmente assuefatta, che la loro convinzione dell' efficacia del farmaco auementi facendo sì che non vedano gli effetti negativi dello stesso.
Piccola emicrania, ecco che arriva la classica "bustina". Ecco uno starnuto, ed appare l' antibiotico che si trova nel cassetto assegnato dal medico di famiglia un anno fa. Perché invece di assumere farmaci come drogati ( perché drogato è colui che dipende da una sostanza, non per forza stupefacente ) non è meglio intervenire prima cercando di capire la causa di questi problemi?
Se "trinchi", ti verrà la gastrite. Se poi non smetti, ecco l'ulcera. Se ci si mette poi il nervoso e il fumo 
 ( conseguenza del nervoso e non causa ), il gioco è fatto. E' inutile dire "la vita di oggi è così", oppure "vivo in una grande città" o "devo fare quello,... devo fare quell'altro", perché tutti noi abbiamo almeno un giorno o qualche ora libera nella giornata. Perché non usarla per rilassarsi in tranquillità e/o
usarli per stare con le persone che ci fanno sentire bene?

Il proverbio c'ha ragione: "Prevenire è meglio che curare".
Rileggete il proverbio dopo aver scritto su un foglio i vostri problemi fisici e mentali. Cercate le cause e cercare di eliminarle.
Ne gioverà la vostra salute, e il vostro portafogli!

Commenti

  1. Visto che i medici da quell'orecchio non ci sentono, qui la ASL locale ha fatto un "accordo", cioè glielo ha imposto, con le farmacie: se esiste il generico dovete dare quello anche se il medico sulla ricetta ha scritto il farmaco di marca, altrimenti non paghiamo.

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    1. Oooh cacchio! Finalmente qualche iniziativa lodevole!
      Ma bisogna anche far capire alla gente
      che i farmaci generici non provocano la morte...

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  2. C'è da dire che meno farmaci assumiamo è meglio è, ma quando sono indispensabili scegliamo farmaci generici; in questo modo andremo piu' sul sicuro dato che si tratta di farmaci in commercio da tanti anni e non contribuiremo alla vivisezione! Acquistare farmaci nuovi vuol dire rendersi complici dei falsi scienziati (vivisettori), che ogni giorno torturano e condannano a morte gli animali ( ogni 3 secondi in Italia un animale viene vivisezionato), ma vuol dire anche diventare noi stessi delle cavie! Quindi, è ora che l'Italia si svegli!!!!!!!!!!

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    1. Ciao a te!

      Certo,quando abbiamo qualche piccolo dolore o malore
      dobbiamo cercare il più possibile di non assumere subito farmaci.
      Questi spesso curano una cosa e ne distruggono un' altra.
      Se hai un mal di gola basta bere latte e miele tutte le mattine,
      assumere un quantitativo maggiore di vitamina C
      ( contenuta soprattutto nei peperoni verdi ) ed ecco che ti passa tutto.

      Sugli esperimenti su animali guarda, tutti e dico TUTTI i farmaci sono stati provati su animali.
      Ricordo anni fa presi una pomata al cortisone. Per curiosità, leggendo gli effetti collaterali trovai scritto
      "..nel cane provoca vomito e diarrea"

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  3. "Vivisezione: nessuno scopo è cosi' alto da giustificare metodi cosi' indegni!"

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    1. Gli animali sono tutt' oggi considerati inferiori.
      L' uomo si sente superiore come essere vivente,
      e quindi si sente il diritto di fare ciò che vuole.
      E dubito che alcuno di noi non abbia pensato ciò almeno una volta nella vita..

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  4. So' benissimo che tutti i farmaci sono stati testati sugli animali, pero' i farmaci generici non devo essere nuovamente testati su animali, mentre se si acquista un farmaco nuovo vuol dire vivisezione, oltre al fatto che diventiamo noi stessi le cavie! Poi, sul fatto che gli animali vengono considerati inferiori non e' per tutti cosi'; chi non li ama e non li rispetta li considera inferiori, ma chi sta dalla loro parte e si batte per tutelarli e per far capire alle persone che un animale non è meno importante di un essere umano, certamente non li considera inferiori alle persone!

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    1. Quelli di marca anche se non facessero altre sperimentazioni,
      comunque sia le hanno fatte e le faranno per sempre su nuovi farmaci.
      La chiusura mentale della gente li porta a diffidare
      dei generici, .. purtroppo.

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    2. Ah per gli animali ti dò ragione.
      Io ho 5 cani, e so che per certi aspetti loro sono..
      inferiori. Nel senso che si può facilmente loro
      far del male e loro non lo sanno, per questo ci sentiamo superiori.
      Se ci fossero ancora i dinosauri dubito che qualche uomo si sentirebbe ancora superiore a tutto il regno animale!!
      Aaa-ah!

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  5. Riflettiamo un po': La sperimentazione animale -sinonimo di vivisezione- trasferisce all'uomo i risultati ottenuti sugli animali a scopo di ricerca. Permette l'immissione sul mercato di nuovi farmaci molto lucrosi per chi li produce. Non tutti sanno, pero`, che in undici anni solo in Italia sono stati ritirati per inidoneita` o perche` pericolosi oltre 22000 prodotti farmaceutici la cui validita` era stata garantita dalla sperimentazione animale. Che non bisognerebbe quindi condannare solo in quanto crudele, ma perche` inutile e dannosa.

    La principale difficolta` dell'antivivisezionismo scientifico e` proprio far capire che si deve essere antivivisezionisti per tutelare la propria salute; contrariamente all'opinione comune, l'antivivisezionismo basa sulla ragione e non sui sentimenti.

    Ai sostenitori della vivisezione, questa confusione tra cuore e cervello fa gioco. "Preferite veder morire un topo o un bambino?", chiedono. Ma non vi dicono che, alla somministrazione dello stesso preparato, voi potreste veder morire il topo e il bambino no. Oppure potreste ritrovarvi con un topo in piena forma e un bambino morto.

    E' successo migliaia di volte, in maniera certa e documentata. Attestati falsamente scientifici permettono di commercializzare -a che prezzo?- farmaci troppo spesso inutili; o nocivi. L'errore metodologico di base e` che la sperimentazione ufficiale avviene su un modello falsificante: l'animale. Quando utilizzando tre specie animali diverse si ottengono tre risultati diversi, prevedere cosa succedera` in' una quarta specie ci sembra piuttosto difficile; non, dimentichiamo che la quarta specie potrebbe essere la nostra.

    La pecora non e` sensibile all'arsenico. La stricnina non nuoce alla cavia, ne` al pollo, ne` alla scimmia. Se Socrate fosse stato un topo, la cicuta non l'avrebbe ucciso.

    Non e` rassicurante sapere che oggi molti laboratori usano animali transgenici, in cui sono stati impiantati geni umani. E' l'assurda conseguenza di una visione della scienza meccanicista e ottusa, che non tiene conto ne` della complessita` di ogni essere vivente ne` delle infinite relazioni tra i suoi miliardi di variabili e l'ambiente.

    Che i farmaci debbano essere sperimentati sull'uomo e' vero, ma soltanto quando sul farmaco siano gia` state raccolte adeguate conoscenze scientifiche con metodi alternativi: dalle colture in vitro ai Modelli matematici.

    Bisognerebbe comunque farlo solo quando e` assolutamente necessario per curare un malato, e solo se questo e` informato e consenziente; invece, viene fatto su individui sani o su malati ignari, persino in ospedale e senza nessuna tutela legale. L'alibi e` che la sperimentazione "e` stata gia` fatta'" (sugli animali); con risultati ovviamente conformi alle aspettative di chi li paga o ne e` pagato. Anche a costo di imbrogliare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando li sperimentano e parlano dei risultati,
      se ci fai caso etichettano il tutto come "perfetto".

      Ad esempio i topi sono mammiferi e quindi si dà per scontato che un farmaco che dia risultati potisivi su di loro, li dia anche sull' uomo.
      Non so se hai letto questa news che misi tempo fa all' altro blog.
      Esistono anche cavie umane, per soldi.
      Allora perchè non procedere così?
      Un animale non è conseziente. Così è facile!

      Ma ripeto che il fatto principale è quello che hai proprio sollevato tu nel discorso: non è detto che un farmaco che dia buoni risultati su un animale li dia anche sull' uomo.
      Vediamo pubblicizzati farmaci per cefalee, attacchi d'ansia, diarrea, stitichezza ( dove sostengono spesso che non sono medicinali!! Eh sì, e come è diventata una pasticca?! ) mal di orecchio, piccolo lieve dolore di gola,.. insomma problemi che posson esser risolti con metodi naturali, come per il mal di gola latte, miele,
      bevande calde, e tanti cibi con vitamina C.

      Io ho incontrato spessissimo dottori che segnavano medicine per ogni cagata. Io sono stato,sono e sarò sempre contrario all' abuso di medicine.
      I medici devono cercare di evitare di inculcare nella gente ancor di più l' istinto "pasticchifero", purtroppo essendoci di mezzo i soldi, loro non lo faranno mai. E la mentalità non cambierà mai.
      Io ho auvto la febbre due anni fa l'ultima volta.
      Non ho preso nulla. Febbre a 39 e mezzo, e di colpo poi è scesa ed è andata via.
      Ciò dimostra che non è necessario usare farmaci.
      Ora stanno facendo pubblicità per invogliare anon riccorrere subito a loro in caso di piccole malattie.

      Chissà se le mentalità cambieranno.
      Ciaoo!
      E buon fine settimana!

      Elimina
  6. [AgireOra][PROTESTA] Scriviamo ai senatori per i cani di Green Hill
    27 aprile 2012

    Segnalazione della campagna "Salviamo i cani di Green Hill" - info@fermaregreenhill.net

    La lobby della vivisezione Foundation for Biomedical Research sta chiedendo a tutti i suoi sostenitori (tutti vivisettori) di fare pressione sulla XIV Commissione e sui Ministeri italiani. I vivisettori americani si mobilitano in supporto dei loro colleghi italiani, per timore che anche un minimo e piccolo passo in avanti venga fatto verso l'abolizione della tortura nei laboratori.

    Leggi qui la notizia per esteso:
    http://www.fermaregreenhill.net/wp/i-vivisettori-di-tutto-il-mondo-guardano-con-timore-verso-l%E2%80%99italia

    I vivisettori di tutto il mondo temono un cambiamento e temono la forza antivivisezionista che è nata in Italia negli ultimi anni, che ha portato davanti agli occhi di tutti l'orrore nascosto dei laboratori, e così stanno cercando di correre ai ripari. Ma non ci faremo né fermare né intimidire.
    Facciamoci sentire anche noi!

    Le mail a cui i vivisettori stanno scrivendo sono queste:
    Boldi_r@posta.senato.it, Segreteriaministro@sanita.it, info@politicheeuropee.it

    oppure, col ";" come separatore:

    Boldi_r@posta.senato.it; Segreteriaministro@sanita.it; info@politicheeuropee.it

    A questo punto ci pare ovvio che noi non dobbiamo essere da meno e dobbiamo farci sentire, forte e chiaro!

    Lettera tipo da inviare (copiare la parte compresa tra le due linee tratteggiate e mettere nome e cognome in fondo):

    ------------------------

    Onorevoli Senatori, Spett.le Ministero

    in accordo con la sensibilità di milioni di persone in Italia, chiedo espressamente di non apporre modifiche peggiorative per gli animali nell'emendamento alla Direttiva Europea 2010/63/UE sulla sperimentazione animale, in questo momento da discusso nella XIV Commissione del Senato.
    In particolare mi riferisco al divieto di allevamento e vendita di cani, gatti e primati per sperimentazione sul territorio italiano, che ha riscosso finora enorme consenso.

    Tale divieto è nato anche in seguito alla campagna di protesta e informazione contro l'allevamento Green Hill di Montichiari (BS), che tiene ben 2.500 cani in capannoni, senza luce naturale o aria, prigionieri in ambiente asettico e destinati ad essere spediti ai laboratori di vivisezione di tutta Europa. Tutta Italia segue da tempo questa vicenda.

    Milioni di persone hanno e avranno gli occhi sul Vostro lavoro, speranzosi che la Vostra coscienza porti alla chiusura di questo allevamento-lager.

    Abbiamo fatto tutto il possibile: protestato, raccolto firme, fatto informazione, chiesto applicazione di leggi. Abbiamo in questo modo raccolto l'approvazione di milioni di persone.
    Adesso tocca a voi fare in modo che la speranza di tante persone non venga tradita.

    Saluti,
    (nome e cognome)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie dell' interessante notizia.
      Lo Stato vede i cani come elementi del nucleo famigliare,
      ma poi nei fatti, quando si parla di soldi non lo sono.
      C'è un discorso molto lungo che riguarda
      anche gli altri animali, che son sempre esseri viventi.

      Elimina
  7. L'ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) si e' unita alla SIVAL (Società Italiana Veterinari Animali da Laboratorio) per scrivere una vergognosa lettera al Presidente Giorgio Napolitano: si tratta di una sperticata lode alla vivisezione, di un'oscurantismo e di un'aggressivita' veramente senza senso.
    Dai veterinari che hanno fatto della vivisezione il proprio mestiere ce lo possiamo anche aspettare, ma dai veterinari tutti, proprio no.

    Ecco la loro presa di posizione:
    http://www.anmvi.it/395/appello-al-presidente-della-repubblica-salvaguardi-la-ricerca

    Riportiamo questa lettera aperta all'AMVI pubblicata sul sito dell'associazione La Cincia onlus - http://www.lacincia.it/

    ------------------------------

    Spett. ANMVI (Associazione Naz. Medici Veterinari Italiani)

    In merito vostro appello al Presidente della Repubblica di aperto sostegno alla vivisezione e contenente tra l'altro un passaggio minatorio contro l'utilizzo dei sistemi in vitro, per altro contrario a un preciso auspicio della vigente legge, vogliamo esprimere il piu' netto dissenso e protesta.
    Non e' accettabile che una associazione di professionisti, pur avendo purtroppo ben precisi interessi nell'ambito dell'industria della vivisezione, ma annoverando anche molti professionisti che operano fattivamente nell'interesse degli animali, assuma una posizione talmente retrograda ed oscurantista, pur di sostenere gli interessi di una parte dei propri associati e dell'industria farmaceutica.

    Voi, per professione, dovreste sapere meglio di chiunque altro che un topo, un cane o un gatto NON sono un umano. Voi dovreste conoscere benissimo il fiasco clamoroso degli studi sui gatti e sulle scimmie come modello per l'AIDS (ad esempio...). Evidentemente l'interesse di una parte dei vostri associati fa premio sulle stesse evidenze scientifiche.

    Sappiamo che la categoria dei veterinari non comprende solo coloro che operano per la salute e il benessere dei piccoli animali, ma dovreste sapere che Voi siete percepiti dalle persone in virtu' di questo ruolo.

    Allora abbiate almeno il coraggio di affiggere negli ambulatori dei vostri associati che voi siete per la vivisezione di cani e gatti. Di cani e gatti identici a quelli dei vostri clienti per le cui cure richiedete l'onorario.

    -----------------------------------

    Il nostro suggerimento e' di scrivere anche voi una lettera all'AMVI, all'indirizzo:
    info@anmvi.it

    spiegando cosa pensate della loro presa di posizione. Basta anche una riga per dire che disapprovate totalmente e che si tratta di una presa di posizione vergognosa, retrograda ed *estremista*, a favore della sofferenza degli animali e a sfavore della vera scienza medica.

    Noi sappiamo benissimo che i veterinari non sono certo quelli che aiutano gli animali, tutt'altro, infatti i veterinari per gli animali d'affezione sono una minima parte del totale, ma e' anche vero che coloro che lavorano nel campo della vivisezione sono ancora meno, e che per il pubblico generale il veterinario e' proprio colui che cura i cani e gatti e altri animali d'affezione, per cui questa loro presa di posizione e' anche contraria al loro stesso interesse di categoria.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La lettera riportata sopra è palesemente modificata ( ovviamente ) a favore degli animalisti.
      La vera lettera non dice
      "Voi, per professione, dovreste sapere meglio di chiunque altro che un topo, un cane o un gatto NON sono un umano"
      ma riporta che senza la sperimentazione sugli animali non si potrebbero testare i farmaci direttamente sulle persone.

      Elimina
  8. [AgireOra] [NOTIZIA] Buona notizia nella giornata mondiale contro la
    vivisezione
    11 maggio 2012

    Riceviamo e giriamo questo comunicato di ICARE del 9 maggio:

    *Buona notizia nella giornata mondiale contro la vivisezione*
    9 maggio 2012

    Ieri, 8 maggio 2012, durante la giornata mondiale contro la vivisezione,
    375 animali sono stati salvati da 4 laboratori italiani.

    Ratti, conigli e topi sono salvi grazie al Centro I-CARE che ha
    recuperato, contando i salvataggi di ieri, oltre 8.000 animali (8.316
    per la precisione).

    Se si trattasse di cani o primati, I-CARE, International Center for
    Alternatives in Research and Education, riceverebbe donazioni
    stratosferiche ma, trattandosi principalmente di conigli e roditori, i
    budget a disposizione del Centro sono minimi e ormai praticamente esauriti.

    Ringraziamo pubblicamente tutti gli adottanti e tutti i volontari che, a
    proprie spese, hanno partecipato attivamente contribuendo a questo successo.

    Un grazie particolare agli attivisti che ieri, da diverse città e
    percorrendo centinaia di km, hanno permesso, in una giornata simbolo, un
    meraviglioso salvataggio.

    I prossimi impegni internazionali di I-CARE si svolgeranno in Europa,
    Asia e Centro America per progetti contro la vivisezione a scopo
    didattico, e in Sud America per progetti contro la vivisezione a scopo
    di ricerca.

    Per quanto riguarda nuovi progetti in Italia attendiamo di conoscere il
    destino degli iter parlamentari e regionali sulle proposte di legge
    sull'argomento attualmente in discussione

    Per sostenere I-CARE si può donare tramite bonifico sul seguente conto
    bancario, intestato ad
    "I-CARE Europe":
    IBAN: IT33 R052 1651 0100 0000 0002 493
    oppure andando sul sito www.icare-italia.org


    Un alto modo molto importante per aiutare ICARE è donare il proprio 5
    per mille. Basta apporre la vostra firma in uno dei cinque riquadri che
    compaiono sui modelli di dichiarazione (CUD 2008 - modello 730 - MOD.
    UNICO) e cioè il riquadro riservato al finanziamento della ricerca
    scientifica e dell'università ed indicare il codice fiscale di I-CARE
    che è 95064870124.


    Grazie a tutti.
    Lo staff di I-CARE
    info@icare-italia.org

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per la segnalazione.
      Soprattutto perchè è una BUONA NOTIZIA!

      Elimina

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