Cibo per cani scaduto venduto come buono: negoziante nei guai. Sequestrata merce per 60mila euro
Vendeva nel suo magazzino alimenti per animali scaduti
che avrebbero potuto causare a cani e gatti seri problemi.
Per questo motivo il titolare del negozio
«Gomiero Renato Prodotti per l’Agricolura» in via Marconi 7
a Vigodarzere è stato denunciato dalle Fiamme Gialle
della Compagnia di Padova che hanno anche sequestrato
613 confezioni scadute di alimenti per animali,
per un valore di circa 60 mila euro.
I militari sono arrivati al magazzino, seguendo le indicazioni
di diversi cittadini che dopo aver acquistato del cibo
per il proprio animale, erano dovuti ricorrere alle cure veterinarie.
L'attività info-investigativa, condotta anche grazie al personale
cinofilo, ha portato i finanzieri in un negozio specializzato
nella vendita di prodotti alimentari per animali dove sugli scaffali,
regolarmente esposti e pronti per la vendita, erano presenti,
centinaia di confezioni di alimenti in parte privi della data
di scadenza e in parte scaduti.
E’ così scattata la perquisizione del magazzino che oltre
a permettere di sequestrare 3 quintali di cibo venduto
in violazione delle vigenti disposizioni, ha portato al rinvenimento,
tra alcuni sacchi privi della data di scadenza, degli strumenti utilizzati
per la cancellazione delle date di scadenza.
I militari, infatti, hanno trovato e sequestrato anche i fogli di carta
assorbente imbevuti di solvente, tutti con evidenti macchie
di colore nero, utilizzati presumibilmente per rimuovere
le date di scadenza apposte sul retro delle confezioni
poi messe in mostra sugli scaffali.
I prodotti scaduti venivano venduti allo stesso prezzo di quelli
regolari, tra l'altro particolarmente elevato (80-100 euro)
considerato che si trattava, per la maggior parte, di alimenti
destinati ad animali di razza pregiata o affetti da particolari patologie
(insufficienze cardiache e trattamenti post-operatori)
che necessitano di diete specifiche.
da tempo scaduti possano sviluppare delle micotossine
nefrotossiche, epatotossiche e cancerogene dannose non solo
per la salute dell'animale ma anche per l'uomo che li manipola.
Il titolare del negozio (che si sarebbe giustificato addossando
la colpa ai suoi dipendenti) dovrà rispondere di frode in commercio,
anche perché qualora fosse accertata la responsabilità
dei lavoratori è sempre il titolare che risponde del reato
di frode in commercio.
Un altro che "a sua insaputa"!
RispondiEliminaDa mettere in galera e buttar via la chiave.
Il bello è che il cibo per cani scaduto è nocivo anche agli stessi umani!
Eliminachissà in quanti lo fanno. Lo fanno anche per alcuni cibi che mangiamo noi, mai notato la differenza con le etichette? Però si presuppone che non siano scaduti da secoli.... poveri noi
RispondiEliminaIo personalmente al supermercato guardo sempre la data.
EliminaInfatti in alcuni marchet ho trovato
le robe impanate tipo spinacina
con un'altra etichetta sopra.
Quella sotto indicava la scadenza il giorno dopo.
Quella sopra "allungava la scadenza".
Per la carne mi sa è uguale.
Lì bisogna vedere il colore.
In un ipermercato quando ero in Puglia,
il reparto macelleria ( che fu posto sotto sequestro )
toglieva il vecchio cellophane e data di scadenza
alla carne invenduta e rimpacchettava
il tutto con una nuova data di scadenza.
Se qualcuno non si era sentito male penso
che pochi l'avrebbero scoperto.