L' Italia, gli "uomini di terra" e il mondo tecnologico. Tra High-Tech e lo zappare la terra
Se ti chiedo:
quando pensi all' Italia geografica, mari, estese pianure verdeggianti, caldo in parecchi mesi dell' anno, che tipo di attività produttiva ti viene in mente?
Ovvio, agricoltura e allevamento!
Se ci rituffiamo all' inizio del XX secolo ( a quanto ricordi non ero nato ancora ) l' Italia era un Paese che produceva. Togliamo per un attimo le guerre che c'erano. L' Italia era forte perchè aveva l'agricoltura,
formaggi, latte, frutta, uva, vini, una nazione che grazie al lavoro "di terra" era forte.
Gli italiani, i veri italiani, erano coloro che lavoravano la terra ( per lo più erano al sud grazie alle condizioni climatiche favorevoli - da qui il soprannome "terroni" ).
Si facevano dieci figli a famiglia perché i maschi dovevano aiutare i padri a lavorare la terra ( anche se molte bambine venivano costrette a non proseguire la scuola per lavorare nei campi ). La scuola non serviva.
Chi sapeva "stare" nella terra, si può dire che era ricco.
Dopo la rivoluzione industriale, elettronica, informatica,si è iniziato a creare un divario. L' italiano che lavorava la terra, controchi, con le mani pulite e senza tagli, iniziava ad essere più ricco del primo.
Via via sono spariti il lattaio ( c'è un supermercato vicino ogni casa ), il calzolaio ( oggi le scarpe costano più per aggiustarle che per farne un paio nuovo ), il falegname ( grazie Ikea ), l' arrotin....
No.. questo NO! Donne! E' arrivato l' arrotino!
Ecco siamo arrivati al punto. Italiano medio:
- non sa cos'è e come funziona un iPod
- non ha il diploma di scuola superiore, o se ce l' ha, è un perfetto "ignorante" in molte materie
- ha ancora l' arrotino in giro per la città
Se vai all' estero, loro sono avanti da anni. Lì un falegname non esiste da decenni. E al posto dell' arrotino
c'è il negozio che vende ricambi a costi bassi.
La conclusione è che siamo nella crisi ANCHE perchè siamo arretrati culturalmente.
Capisco l' affezionarsi al passato, il ricordo dei bei tempi in cui passava l' arrotino o il lattaio vicino casa
e si comprava ciò che ci serviva, ma oggi non ci si può attaccare a radici così... vecchie.
Le persone "di terra" che prima erano i dominatori delle terre economiche, oggi sono l' ultima ruota del carro. C'è chi dice che sono ancora la base, c'è chi dice che ritorneremo al passato ricoltivando la terra
e producendo il pane da soli nelle nostre case come si faceva un tempo ( e molti oggi lo fanno ).
Non si sa. Ma oggi molti 50-60enni hanno ancora la "mentalità della terra", retrogada, chiusa alle novità tecnologiche. Siamo nel futuro con uomini del passato.
Abbiamo l' homo erectus nel periodo dove tutti sono homo-sapiens, o meglio homo-tecnologicus.
Quando invito un 50enne odierno ad usare un computer, leggo nel suo volto un sentimento di paura, di ripudio insensato. Ho spesso spiegato a gente di questa categoria anagrafica di come sia utile. Poi, quando serviva qualcosa "dalla rete", ecco che subito arrivava con la sua canna da pesca per cercare nel web. I grandi uomini di terra SANNO che la tecnologia è utile e indispensabile ( per parecchie situazioni lo è anche per noi cittadini medi ) però ripudiano comunque il progresso.
Troppa tecnologia. Troppi danni all' essere umano saggio. Sì, loro sono saggi, e si chiedono come mai non sia più sufficiente avere un pezzo di terreno ed essere felice.
Farsi il pane a casa e vederlo, come fosse una cosa normale. Però gli uomini di terra di oggi comprano il pane insulso, spesse volte insipido, bruciato, del supermercato vicino casa, ricordando che una volta suo papà lo faceva per tutta la famiglia. Sfamava tredici persone.
Oggi vince chi ha la tecnologia più forte, chi sa usare meglio l' usa e getta, chi vende ciò che costa meno.
Oggi si cerca ciò che è più veloce, più immediato, più pieno di schifezze conservanti.
Il periodo della terra non è ancora finito. Se un fulmine può distruggere un server e mandare k.o. i siti di una
società importante, lo stesso fulmine non può distruggere un terreno dove pascolano le mucche.
L' unico augurio è che in futuro non sentiremo per strada "DONNE!! E' arrivato l'arrotino! Arrota iPod, lettori mp3, e videoregistratori! Il tuo iPhone ha il vetro rotto? Noi lo aggiustiamo. Tuo figlio è arrabbiato perché un amico su Facebook lo infastidisce? Noi segnaleremo il profilo del suo amico!"
ah boh..
Articolo di Lapenna Daniele
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