Nube tossica Fukushima: le pasticche NON sono efficaci.Ecco i rischi per la salute e le sostanze fuoriuscite dalla centrale



Prima i governi hanno sottovalutato il problema.
Ora anche il governo italiano si sta "armando"
di pillole per prevenire tumori e leucemie.
Ma sono veramente necessarie?
Se la nube tossica si mischia con le nuvole
e cada pioggia radioattiva su bacini acquiferi
e quindi su frutteti, verdure, acque bevute da animali,
non avremo carni, verdure, frutti radioattivi ?
Esiste veramente una protezione contro
questo enorme disastro ambientale mondiale ?
Ovviamente i governi non precisano a chiare parole
che le pastiglie di iodio RIDUCONO
il rischio di tumore alla tiroide

e quindi non prevengono al 100% da questa malattia.


Intanto andiamo a capirci qualcosa di più
sulle conseguenze sulla salute.
Ci accompagna nella comprensione dei rischi per la salute
il dottor Michele Lagioia, direttore medico
di presidio dell'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Mi)


RISCHI PER LA SALUTE

I rischi per la salute nel caso di esposizione
a radiazioni vanno distinti in acuti e cronici.

Nell’immediato, se esposti a radiazioni eccessive,
si avrà arrossamento cutaneo, perdita di capelli,
sindrome acuta da esposizione ionizzante.
È importante sottolineare che la fase acuta,
legata all’energia radiante e termica, interessa
solo gli individui che si trovavano sul luogo
al momento dell’incidente o che vi si trovano
tutt’ora nella gestione della catastrofe.
Questa fase coinvolge meno o affatto il resto della popolazione.

I rischi definiti cronici invece sono legati
all’interferenza delle sostanze radioattive
con il DNA. L’unico riferimento a questo proposito
è ciò che accadde in Giappone nel 1945
(la catastrofe di Chernobyl del 1986 è ancora
troppo recente):
entro i dieci anni da quella tragedia si registrò
un aumento dei casi di leucemia,
e a più di dieci anni dall’esposizione si registrò
un aumento delle altre forme tumorali, con eccezione
per il tumore della tiroide.

La situazione viene gestita in maniera efficace
dal governo giapponese, per ridurre i rischi è importante
limitare il consumo di vegetali, latte e derivati prodotti
nelle vicinanze della zona interessata.


PIOGGE RADIOATTIVE

Occorre però tenere conto della grande influenza
della meteorologia: una pioggia radioattiva può
contaminare anche una zona distante un centinaio
di chilometri. Anche l’Italia, così come altri
Paesi europei, ha preso misure precauzionali:
è stata infatti bloccata l’importazione di prodotti
alimentari dal Giappone, una misura importante
e largamente preventiva.

Il governo nipponico ha inoltre fornito consigli generici,
ma estremamente preziosi:
chiudersi in casa, chiudere i sistemi di ventilazione,
non tenere in casa gli abiti che si indossavano al momento
dell’incidente, consumare senza paura gli alimenti sigillati,
che non possono essere stati contaminati.


LE SOSTANZE RADIOATTIVE: EFFETTI E RIMEDI

La centrale nucleare rilascia cesio e iodio
ed è proprio per questo che alla popolazione
colpita vengono somministrate le pastiglie di iodio.

Lo iodio radioattivo a contatto con l’organismo
colpisce come unico organo la tiroide, possiamo
dunque prevenire il tumore alla tiroide saturandola
in iodio e rendendola non captante.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità precisa
che si può ridurre ( e sottolineamo RIDURRE IL RISCHIO
NON eliminarlo al 100% )
il rischio di tumore tiroideo
a lungo termine se le pastiglie vengono assunte prima
o immediatamente dopo. Nel caso giapponese
è evidente che, se il prima non è stato possibile,
l’immediatamente dopo è quello su cui si sta lavorando
in maniera eccellente.
Le autorità sanitarie giapponesi stanno
dimostrando un efficiente controllo della catastrofe.

Si viene a contatto con iodio e cesio per inalazione
o per ingestione. L’inalazione viene prevenuta stando
a distanza dalla zona coinvolta, il raggio di distanza
si calcola misurando la radioattività particellare sospesa.
Per quel che riguarda l’ingestione, occorre evitare
ciò che può entrare nell’organismo mediante l’alimentazione.

fonte
http://www.sanihelp.it/news/12378/rischi-salute/1.html
http://www.sanihelp.it/news/12377/esposizione-iodio-cesio/2.html

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