Un raggio brucerà i Tumori, a Pavia il primo centro italiano di adroterapia




Pavia, 15 feb.
(Adnkronos/Adnkronos Salute/Ign) -
Un super-raggio anticancro per bruciare i tumori,
che in futuro promette di curare circa tremila pazienti
all'anno, 150 al giorno per un totale di 20mila sedute annue.

Sono i numeri del primo Centro nazionale di adroterapia oncologica (Cnao),
inaugurato oggi a Pavia.
Il Centro, spiega Erminio Borloni, presidente della Fondazione Cnao istituita nel
2001 dal ministero della Salute per gestire la struttura,
"tratterà in maniera routinaria i primi pazienti a partire da fine 2011.
A pieno regime, previsto dal
2013, fornirà prestazioni di
adroterapia a carattere ambulatoriale, rimborsate

dal Servizio sanitario nazionale, 5 giorni alla settimana
per 13 ore al giorno
".
Il tutto, sottolinea, dopo "una fase sperimentale della durata complessiva di 18
mesi, che coinvolgerà 230 pazienti (80 trattati con protoni, 150 con ioni
carbonio), di cui il primo sarà arruolato verso la fine di quest'anno".

Dopo la prima pietra, posata nel marzo 2005, ricorda Borloni, lo Cnao
"è stato realizzato in 4 anni e con una spesa contenuta: 125 milioni di euro",
contro i 200 circa prevedibili per una struttura del genere.
Un centro che nasce come quarto al mondo, dopo quelli di Chiba
Hyogo in Giappone e di Heidelberg in Germania.

L'adroterapia colpisce il tumore in modo 'intelligente', mirato e
potenzialmente senza effetti collaterali, e può essere utilizzato nella cura di
diverse neoplasie, quando resistenti alle tecniche tradizionali:
sarcomi, tumori
pediatrici e al polmone,
tumori al pancreas, oculari, alle ghiandole salivari,
al
cervello, al midollo spinale e per alcune forme
di cancro della testa e della
zona pelvica.
Per la nascita del nuovo Cnao di Pavia hanno lavorato insieme pubblico e privato,
Regione e Governo, ospedali e università, sottolinea il presidente lombardo
Roberto Formigoni, che parla di "una sorta di 'dream team'" al servizio del
malato.

Ma come nasce il nuovo super-raggio intelligente che 'brucia' i tumori?

"I fasci utilizzati sono prodotti dal sincrotrone, un acceleratore di particelle con due
sorgenti che generano ioni carbonio e protoni
- spiega Sandro Rossi, segretario
generale e direttore tecnico della Fondazione Cnao -
Durante il trattamento un 'pacchetto' di particelle viene immagazzinato
in una ciambella d'acciaio svuotata d'aria, lunga 80 metri
e con un diametro di 25. Qui le particelle viaggiano
inizialmente a circa un decimo della velocità della luce. Il fascio viene quindi
accelerato fino a compiere un milione di giri (pari a circa 30 mila chilometri)
in mezzo secondo, per arrivare all'energia desiderata, scelta dal medico in base
alla profondità del tumore".

Al momento opportuno "una 'porta' si apre e il
fascio colpisce il bersaglio con una precisione sub-millimetrica",
fermandosi laddove serve e "tagliando 'a fette' il tumore", riassume l'esperto.
Il paziente viene trattato in una delle tre sale attrezzate con 4 linee di fascio
(una quarta sala è invece destinata alla ricerca clinica e radiobiologica).
Possono bastare 2-3 minuti per irradiamento e in media
una decina di sedute di 25 minuti l'una,
"ma questa terapia non sostituisce la radioterapia convenzionale -
tiene a precisare Roberto Orecchia, direttore scientifico della Fondazione Cnao -
E' un'arma in più a disposizione di medici e pazienti".

"Le particelle pesanti strumento dell'adroterapia - sottolinea il direttore
scientifico dell'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano - hanno il grande
vantaggio che, proprio perché sono pesanti, non deviano ma seguono un percorso
collimato che va dritto sul bersaglio, anche piccolissimo, anche di un millimetro
appena".
Durante la cerimonia di inaugurazione del Cnao, Ferruccio Fazio ha annunciato
l'intenzione di proporre a Tremonti ''di trasformare il Centro nazionale di
adroterapia oncologica di Pavia in Istituto nazionale di adroterapia
oncologica''. "Dovremo valutare in che modo" attuare questa trasformazione, "ma -
ha precisato - come Istituto nazionale questo centro potrebbe dotarsi di un
finanziamento autonomo e potrebbe fare un grandissimo lavoro di indirizzo non
solo per l'Italia, ma anche per gli altri Paesi".

fonte
http://it.notizie.yahoo.com

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